Quella della Val Martello è stata un’edizione dei Campionati Europei storica per l’Italia, la più prolifica di sempre. Mai la squadra azzurra aveva conquistato tre medaglie nella stessa rassegna, ma soprattutto, grazie a Patrick Braunhofer, è arrivato quell’oro che in trentuno edizioni non era mai stato conquistato.
L’allenatore di tiro del gruppo B della squadra maschile, Daniele Piller Roner, non ha nascosto a Fondo Italia la propria soddisfazione per l’andamento dell’evento continentale.
«Siamo molto felici – ha esordito – l’Italia non aveva mai vinto una medaglia d’oro agli Europei prima d’ora. Ma al di là del grande successo di Brauni (Braunhofer, ndr), la squadra è andata davvero molto bene nel suo complesso. Poi ovviamente ci sono stati anche degli alti e bassi, dovuti ad alcuni malanni».
Risultati arrivati in un Europeo molto competitivo. «Il livello era davvero molto alto. Tanto che in staffetta pensavo che già una top five sarebbe stata un gran bel risultato, invece i ragazzi hanno fatto ancora meglio giungendo quarti e lottando per il podio. Voglio fare i complimenti a tutti perché, pur gareggiando in una località che conosciamo bene, che è vantaggioso, hanno affrontato avversari molto competitivi. Chapeau a loro, sono stati davvero bravi. Poi per quanto riguarda le donne, nulla da dire, la staffetta è stata magnifica».
Una menzione speciale l’ha meritata Nicola Romanin. «È una persona fantastica – ha sottolineato Piller Roner – ha una voglia di fare biathlon che è pazzesca. È molto forte sugli sci ed è competitivo anche al poligono. Purtroppo non è nel gruppo sportivo, quindi deve gestirsi la vita quotidiana con licenze e allenamenti. Per fortuna ha trovato un Comandante comprensivo che lo sta aiutando a proseguire l’attività. Lui sta bene in questo gruppo, perché è un trascinatore. Dopo la staffetta, era lì che quasi piangeva per il giro di penalità».
Agli Europei erano al via anche Pircher, Barale e Betemps, tutti del gruppo B azzurro. Purtroppo in questo primo mese del 2025 tutti e tre sono passati attraverso alcuni malanni. «Questi tre ragazzi andranno tutti al Mondiale Juniores. Purtroppo ultimamente hanno avuto qualche problema fisico che li ha un po’ frenati. Marco (Barale, ndr) era partito molto bene tanto da meritarsi l’esordio in Coppa del Mondo, purtroppo agli Europei ha avuto problemi di stomaco che lo hanno fermato. Pircher è una bomba ad orologeria, va sempre a tutta, ma anch’egli non è stato benissimo come avete visto. Betemps, invece, si è ammalato prima ed ora è in netta crescita. L’ho visto bene. In questa manifestazione ha commesso qualche errore di troppo al tiro, ma può accadere. Con loro stiamo lavorando per il futuro. Stiamo puntando tanto sul tiro, cercando di sparare con maggiore velocità, perché lì si recuperano tanti secondi. Vogliamo togliere quei 2-3 secondi che possono fare la differenza. E Betemps si è visto che su questo aspetto sta crescendo. Loro non vengono a Ridanna. Ai Mondiali Juniores daranno il meglio di loro stessi».