VAL MARTELLO – Terminati i Campionati Europei di biathlon in Val Martello, è già tempo di tracciare alcuni bilanci in chiave italiana. L’occasione si presenta con Aline Noro, allenatrice di tiro del gruppo B della nazionale femminile, intercettata dall’inviato di Fondo Italia durante tutto il campionato, Giorgio Capodaglio. Con l’allenatrice valdostana è stato fatto il punto della situazione sul comportamento della squadra femminile agli Europei, evidenziando in particolare i miglioramenti messi in atto da questo gruppo di giovani atlete, sintomo dell’ottimo lavoro svolto fin qui.
È stato un bel Campionato Europeo in ottica italiana, soprattutto perché il parterre era davvero competitivo, quindi sicuramente regna grande soddisfazione. Inoltre, una testimonianza del livello raggiunto da tutto il movimento, anche in termini numerici, se si considera che nell’ultima staffetta europea del 2015 l’Italia non aveva neppure un quartetto da schierare: “Il livello generale di tutta la squadra è molto alto. Siamo sempre state lì in tutte le gare per giocarci una buona posizione, qualche volta ci siamo anche riusciti, come dimostrano le medaglie di Linda Zingerle e della staffetta. Era l’obiettivo dell’anno e sembra proprio che ci siamo riusciti ad alzare un po’ il livello in occasione di questi campionati europei dove si è visto che il livello generale era molto alto, con nomi importanti che arrivavano dalla Coppa del Mondo; vedere che il nostro movimento è in grado di giocarsela è una cosa molto positiva”.
Una menzione particolare per l’ottimo lavoro svolto con Linda Zingerle, considerata una delle maggiori promesse del biathlon italiano, che veniva però da stagioni difficili: “Il plauso maggiore va a lei, perché ha una determinazione da stimare; ovviamente dietro c’è poi un gruppo di lavoro. È stata davvero brava e speriamo che continui così, tutto il merito va a lei”.
La crescita del settore femminile è sotto gli occhi di tutti, con diverse atlete che a fasi alterne sono riuscite a mettersi in evidenza, arrivando fino alla Coppa del Mondo: “Martina Trabucchi sta facendo una grande stagione. Dopo alcune tappe di IBU Cup forse leggermente sotto tono, sta facendo vedere il livello a cui deve correre. Sta crescendo tanto e facendo esperienza, ma questo dimostra che ha lavorato bene in tutti gli ultimi anni. Ilaria Scattolo oggi ha girato, ma vedendo ciò che anche lei ha passato quest’estate non ci aspettavamo un inizio di stagione come quello che ha avuto. Non era scontato che la sua forma durasse per così tanto tempo. Quindi siamo molto contenti”. Una parentesi doverosa anche sulle altre azzurrine allenate da Noro, che si sono invece messe in evidenza agli Europei Junior: “Anche Fabiana Carpella ha avuto problemi quest’estate a causa della mononucleosi, malattia sempre difficile da gestire, e anche lei con la sua determinazione è riuscita a uscirne; all’inizio ha fatto fatica sul tiro, poi è cresciuta anche lì. Sara Scattolo ha fatto un po’ di fatica a inizio stagione ma adesso sta andando meglio, Astrid Plosch al contrario ha avuto un grande inizio stagione mentre adesso sta avendo una fase calante. Però, sicuramente hanno lavorato bene e il lavoro uscirà anche nel prosieguo della stagione”.
Alla domanda se i risultati di Martina Trabucchi abbiamo costituito un traino per tutto il gruppo femminile, Noro risponde: “Mi auguro di sì, anche perché lei è stata una sorta di colonna portante durante l’estate, essendo la più matura del gruppo e ha fatto un po’ da traino come normale che sia. Spero che anche le altre ragazze si rendano conto che si sta lavorando bene tutti assieme”.