Nella giornata di ieri – domenica 26 gennaio – tra i tantissimi appuntamenti dedicati allo sci di fondo, un posto d’onore è stato riservato alla Marcialonga, la più classica delle granfondo che è andata in scena con la sua 52ª edizione. Se da una parte la Norvegia ha potuto esultare per le vittorie di Emilie Fleten e Andreas Nygaard, proprio un norvegese è invece incappato in una giornata “no”, arrivando addirittura a essere squalificato. Si tratta della leggenda dello sci di fondo Petter Northug, estromesso dalla classifica per aver pattinato durante la gara.
Notoriamente disputata in tecnica classica, la Marcialonga è affrontata da molti dei migliori atleti con gli sci da skating e senza alcun tipo di sciolina di tenuta, con l’obiettivo di sfruttare il double poling per guadagnare terreno nelle lunghe parti pianeggianti del percorso. Questo non implica tuttavia che sia permesso pattinare, motivo per cui la giuria è molto attenta a eventuali infrazioni del regolamento. Questa volta a finire nel mirino dei giudici è stato proprio Petter Northug, che – dopo aver concluso la sua gara al 39° posto – è stato squalificato per violazione della tecnica.
A spiegare la decisione è Lukas Bauer, ex avversario di Petter in pista e ieri nella giuria del team Ski Classics alla Marcialonga, in quanto race director del circuito delle lunghe distanze. Il ceco, interpellato da NRK, spiega: “Petter Northug è stato squalificato perché ha ricevuto due cartellini gialli nella Marcialonga. Se ricevi due cartellini gialli vieni squalificato. Abbiamo dedicato molto tempo, non solo al suo caso, ma anche ad altri casi. Era chiaro”.
Un passo falso che di certo non si addice al palmarès del norvegese, ma che non rappresenta una novità per Northug, già al centro di alcune discussioni del genere nel recente passato. In occasione della Birkebeeinerrennet 2024 – la classica di Norvegia che unisce le località di Rena e Lillehammer – Northug era infatti stato accusato dall’ex compagno della nazionale Øystein Pettersen di aver pattinato in diverse parti della pista. Un episodio che aveva fatto scalpore, in quanto proprio Pettersen ha ottimi ricordi insieme a Northug, avendo condiviso con lui la medaglia d’oro olimpica nella team sprint dei Giochi di Vancouver 2010.