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Biathlon , Paralimpici , Sci di fondo

Paralimpiadi 2026, presentato il Test Event Para Nordic in Val di Fiemme: la casa del nordico apre a para biathlon e para sci di fondo

La Val di Fiemme si prepara a un altro test event. Dopo il successo del 19° FIS Tour de Ski, che ha scoperto i nuovi tracciati olimpici di sci di fondo, è il momento invece del test paralimpico. A partire da mercoledì, infatti, gli atleti di biathlon e sci di fondo paralimpici gareggeranno sulle nuove piste fiemmesi.

Ad aprire sarà la tappa di IBU Para Biathlon World Cup, in programma il 29 e 30 gennaio, mentre le competizioni della FIS Para Cross-Country World Cup si svolgeranno nel week end, l’1 e 2 febbraio. Le competizioni sono organizzate da Fondazione Milano Cortina 2026 con il prezioso supporto del Comitato Organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme.

Sarà una settimana fondamentale, l’occasione di testarsi in vista delle Paralimpiadi Milano Cortina 2026, in programma dal 6 al 15 marzo, che vedrà la Val di Fiemme ospitare sia para biathlon che para sci di fondo, assegnando un’alta percentuale delle medaglie paralimpiche. Addirittura, considerando Olimpiadi e Paralimpiadi, lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e lo Stadio del Salto di Predazzo saranno il palcoscenico di ben 60 prove a Cinque Cerchi e Tre Agitos, con la Val di Fiemme che assegnerà il 32% delle medaglie di Milano Cortina 2026.

Il Test Event Para Nordic è stato presentato questa mattina a Trento, all’interno della bellissima “Casa Moggioli”. Ad aprire la conferenza stampa è stata Francesca Gerosa, vice presidente della Provincia Autonoma di Trento, che è partita parlando dei volontari: «Nell’organizzazione di questi eventi, il supporto dei tanti volontari è fondamentale – ha dichiarato – possono esserci risorse importanti, ma senza cuore, passione e la volontà di far crescere lo sport, nulla sarebbe possibile».

Le Olimpiadi e Paralimpiadi sono sempre più vicine. «In Trentino siamo ben abituati – ha aggiunto Gerosa – stiamo andando verso il 2026 sempre più velocemente. Il territorio è quasi pronto, stiamo lavorando tutti assieme per far si che tutto sia organizzato al meglio. Il Trentino sarà ancora una volta all’altezza della sfida che ci è stata data. Grazie alla passione comune, sapremo essere un’eccellenza all’interno di Olimpiadi e Paralimpiadi, che saranno un momento di festa e di avvicinamento della comunità ai valori fondamentali, dello sport».

Gli eventi di questa settimana saranno fondamentali per affinare l’organizzazione in vista delle prossime Paralimpiadi. «In vista dei Giochi Paralimpici siamo attesi da questo test event fondamentale – ha affermato Tito Giovannini, rappresentante del Trentino nel CDA della Fondazione Milano-Cortina 2026 – perché sarà un’occasione di rafforzare l’esperienza organizzativa di una competizione paralimpica. Manca sempre meno al 6 marzo 2026, quando all’Arena di Verona si apriranno le Paralimpiadi».

Giovanni Plano della Fondazione Milano Cortina 2026 ha aggiunto: «Questo evento è il punto d’arrivo di un lavoro che va avanti da quando è stata composta la nostra fondazione. Dopo aver fatto un grande lavoro di pianificazione, metteremo in atto il tutto sul campo con questo test event. Ciò segnerà un nuovo inizio, utile ad affinare le nostre operazioni per essere perfetti nel marzo 2026. Con la presenza delle più alte cariche del Comitato Internazionale Paralimpico testeremo alcuni aspetti fondamentali allo svolgimento delle Paralimpiadi, in particolare la parte sportiva, la gestione atleti e gli spazi a loro dedicati, oltre che i percorsi di gara e l’assistenza medica con la presenza di trenta tra medici e paramedici».

Plano ha poi elogiato gli organizzatori locali: «Senza Nordic Ski Fiemme non avremmo potuto fare tutto questo, perché hanno una grande esperienza. La scelta del Comitato Olimpico e Paralimpico di affidarsi a realtà locali nell’organizzazione di eventi di risonanza mondiale, si sta rivelando vincente».

Fiducioso Paolo Tavian, presidente FISIP: «Tra un anno ci sarà uno spettacolo che ci renderà orgogliosi di essere stati protagonisti. Il test event in Val di Fiemme sarà l’unico che faremo, ne avremmo voluti fare anche altri due per alpino e snowboard. Detto ciò sarà una bella occasione per portare avanti i valori della cultura paralimpica».

Bello il messaggio di Massimo Bernardoni, presidente del Comitato paralimpico trentino. «È un piacere ospitare sul nostro territorio eventi così importanti. Al centro vi sarà fatto sportivo, perché le Paralimpiadi saranno un prezioso momento di promozione sportiva. Vogliamo lasciare un’eredità importante, convincere ragazzi e ragazze con disabilità a continuare a fare sport. Il nostro compito è non lasciare fuori nessuno».

Al centro dell’organizzazione, ovviamente, Nordic Ski Fiemme, un gruppo ormai affiatato e guidato dal presidente Pietro De Godenz: «In Val di Fiemme abbiamo organizzato l’ultima gara di fondo paralimpico nel 2005, quindi sarà un’occasione importante per metterci alla prova. Sono convinto che anche questa volta avremo successo, lavorando tutti assieme come sempre. Ovviamente per la macchina organizzativa non sarà semplice, perché soprattutto il biathlon rappresenta per noi una novità, ma ce la stiamo mettendo tutta e si vedranno i risultati».

Al centro, ci sono però le gare e soprattutto gli atleti. Tanto che anche nel giorno di riposo, il 31 gennaio, è stato organizzato un evento imperdibile. Il Ten. Col. Gianfranco Paglia tenterà un nuovo record nell’ambito del progetto “2 ore no limits”. “La disabilità non è un limite”, “La Difesa non lascia nessuno indietro”, sono stati i principi ispiratori che hanno dato vita lo scorso anno al progetto Ora No Limits che ha visto un atleta di sci di fondo Paralimpico stabilire il record dell’ora di Km 5,7, poi aggiornato a Km 7,620.

Alla presentazione era quindi presente anche la nazionale di sci di fondo paralimpico, guidata dall’allenatore Paolo Marchetti: «In questi anni siamo passati da tre a dieci atleti, e si è anche aggiunta la novità biathlon. Siamo poi contenti dell’evento che vedrà protagonista Gianfrando Paglia, che è nato quasi per scommessa. Siamo una famiglia».

A chiudere sono intervenuti anche gli atleti, Giuseppe Romele, Michele Biglione e Giuseppe Spatola, determinati e anche emozionati in vista delle gare fiemmesi.

La Val di Fiemme si prepara quindi ad ospitare un nuovo evento in un calendario che da qui alle Olimpiadi del 2026 è sempre più fitto.

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