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Sci di fondo

Sci di fondo – Klaebo si impone nella mass start in Engadina! dominio totale della Norvegia, azzurri lontani

Foto credits Newspower.it

Come da copione, Johannes Hoesflot Klaebo domina in Engadina dopo una gara molto pittoresca, ma abbastanza tattica e risoltasi negli ultimi chilometri, come spesso accade nelle mass start. Ennesimo dominio totale della Norvegia, che monopolizza le prime sei posizioni. Secondo infatti termina Andersen, mentre chiude il podio Didrik Toenseth. Male gli azzurri, forse non aiutati dai materiali, il migliore è Pellegrino, 26esimo.

Il weekend svizzero di gare si conclude con una mass start di 20 km a skating. Tanti i protagonisti attesi al via, a cominciare da Klaebo, grande favorito. Ai nastri di partenza anche Pellegrino, desideroso di rivincita dopo il declassamento di ieri.

Avvolti in un paesaggio fiabesco e tipicamente invernale e sotto una nevicata, si parte sulle amplissime piste dell’Engadina attraversando nei primi chilometri il lago di Sankt Moritz. Il percorso prevede i primi 9 km sul tracciato dell’Engadin Ski Marathon, mentre poi si entrerà nello stadio di Silvaplana, dove si sono svolte le sprint nei giorni scorsi, per ripetere più volte un circuito più breve. Anger guida il gruppo nella fase iniziale pianeggiante, alternandosi in testa con Lapalus e Klaebo. I fondisti transitano all’interno dei paesi svizzeri con passaggi molto pittoreschi, simili a quelli delle granfondo. Vermeulen prova a tenere alto il ritmo nei tratti in cui la pista sale attraversando la foresta. Il gruppo si allunga improvvisamente e rischia di spezzarsi sotto la vivace andatura impressa dall’austriaco. Anche Novak si fa vedere davanti, mentre dietro molti atleti fanno un po’ d’elastico, a causa anche dei restringimenti di un tracciato ricco di brevi strappetti.

All’intermedio dei 6,5 km sono circa 50 gli atleti nel gruppo di testa, con Barp e Daprà già staccati, mentre Andersen porta a casa il bonus point al km 9,5. Si giunge quindi a Silvaplana nello stadio, con Andersen che tiene alto il ritmo e Klaebo subito alle sue spalle. Sulla prima rampa prova ad accelerare il francese Lovera. La gara si anima e inizia la selezione da dietro, con tanti atleti che iniziano a perdere contatto, tra cui purtroppo Carollo e Ventura. Forcing anche di Klaebo in un tratto di falsopiano a salire e in tanti vanno in difficoltà, tra cui anche Pellegrino. Davanti rimangono una ventina di fondisti, mentre il gruppo continua ad allungarsi e ricompattarsi in base alla conformazione che va ad assumere il percorso, particolarmente nervoso e ricco di saliscendi. Inizia il secondo di tre giri con Ree davanti a tutti. Klaebo rimane sornione a controllare nelle prime posizioni. Perde contatto nel frattempo anche Anger. Klaebo fa il cannibale e vince anche lo sprint dei 15,8 km, mentre continua la selezione da dietro.

All’inizio dell’ultima tornata il gruppo è ormai ridotto ad una dozzina di atleti, trainati dal veterano Toenseth. Il norvegese prova l’attacco seguito da Klaebo, favoriti da un’ottima qualità degli sci. Sui due rientra Ree, mentre dietro a chiudere il buco si mette Vermeulen. Sul falsopiano in salita continua il ritmo asfissiante dei norvegesi e in molti iniziano a fare fatica. Solo un sorprendente Lapierre resta davanti in mezzo a quattro norge. Si arriva all’ultimo chilometro dove se ne vanno Andersen, Klaebo e Toenseth, che si giocano quindi il successo in volata. Andersen le prova tutte per mettere in difficoltà Klaebo, che però nella discesa finale passa facilmente gli avversari, grazie anche a ottimi materiali, e si invola verso l’ennesima vittoria della sua straordinaria carriera. Secondo un combattivo Andersen, mentre terzo è Toenseth.

I norvegesi occupano le prime sei piazze, con Golberg quarto, davanti al giovane Moerk e a Ree. Bene i francesi che si piazzano nelle 3 posizioni successive, con Lapierre settimo e unico che ha quantomeno provato a contrastare gli scandinavi, poi Parisse e Lapalus, mentre chiude la top 10 Vermeulen, eclissatosi quando la gara è entrata veramente nel vivo, così come Novak, a lungo davanti e infine undicesimo. Male gli svedesi, con Anger a tenere alta la bandiera, ma solo 24o.

Lontani anche gli azzurri, mai in gara e subito in difficoltà ai primi cambi di ritmo. Probabilmente l’Italia oggi non disponeva di materiali all’altezza di quelli dei rivali. Federico Pellegrino è 26esimo e staccato già dalle prime battute in circuito, 33o Davide Graz, anche lui in difficoltà dallo stadio in poi. Si stacca ancor prima Paolo Ventura, 39o, così come Simone Daprà, 54esimo e Martino Carollo, 57esimo. Chiude molto lontano e in crisi sin dai primi chilometri Elia Barp, 62o.

Classifica finale, TOP 10

  1. Johannes Hoesflot Klaebo (NOR) 53’02.8
  2. Iver Tildheim Andersen (NOR) +1.3
  3. Didrik Toenseth (NOR) +1.9
  4. Paal Golberg (NOR) +8.3
  5. Martin Kirkeber Moerk (NOR) +8.7
  6. Andreas Fjorden Ree (NOR) +8.9
  7. Jules Lapierre (FRA) +14.1
  8. Clement Parisse (FRA) +21.8
  9. Hugo Lapalus (FRA) +27.4
  10. Mika Vermeulen (AUT) +28.1

Gli italiani

26. Federico Pellegrino +1’36.0

33. Davide Graz +2’10.9

39. Paolo Ventura +2’54.8

54. Simone Daprà +4’51.2

57. Martino Carollo +5’18.1

62. Elia Barp +6’23.3

Le classifiche complete QUI

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