Ennesima vittoria in Coppa del Mondo per l’imbattibile Johannes Høsflot Klæbo, che si impone nella sprint a skating in Engadina davanti a uno straordinario Edvin Anger che si sta proponendo a livelli altissimi in ogni gara a cui partecipa. Terza posizione per Lucas Chanavat, a precedere il forte svizzero Valerio Grond, che termina appena fuori dal podio. Beffa pesante per Federico Pellegrino che sarebbe giunto terzo, ma la giuria nel finale di gara decide di penalizzarlo con la formula del “ranked as last”, costringendolo di fatto alla sesta posizione finale. Nonostante il tempestivo ricorso della delegazione italiana, la giuria ha confermato la retrocessione del nostro atleta.
Dopo aver saltato le gare previste a Les Rousses, permettendo ad Edvin Anger di cogliere il primo successo in carriera, il fuoriclasse Johannes Høsflot Klæbo è ritornato in Coppa del Mondo e ha subito messo in chiaro le gerarchie vigenti. Il ventottenne norvegese vince la sua tredicesima sprint consecutiva e ottiene la quota strepitosa di 60 podi in carriera nel format, contando mondiali e olimpiadi. Secondo posto per il ventiduenne Edvin Anger che sembra aver preso tanta fiducia dopo gli ottimi risultati raggiunti tra il Tour de Ski e la tappa di Les Rousses; Anger è anche sembrato l’unico a riuscire a impensierire Klæbo sia in semifinale che in finale, ma all’ennesima sparata del norvegese si è dovuto arrendere, accontentandosi così del secondo posto odierno e del terzo podio stagionale.
Dopo la penalità inferta al nostro Pellegrino, il terzo gradino del podio diventa appannaggio di un ottimo Lucas Chanavat, sempre costante nelle posizioni che contano di ogni sprint, soprattutto se a skating. Si ferma appena fuori dal podio lo svizzero Valerio Grond (4°) che non è riuscito a regalare un piazzamento da top 3 al pubblico di casa, accorso tutto sommato abbastanza numero. Si arrende fin dalla prima salita il norvegese Havård Solås Taugbøl, che si accontenta della quinta posizione finale, dopo aver acciuffato con merito questa finale, la prima di questa stagione per lui. Una finale di altissimo livello, assolutamente plausibile anche come finale dei prossimi Campionati Mondiali, che proporranno proprio una sprint a skating.
Oltre al bel piazzamento, pur con rammarico, di Federico Pellegrino segnaliamo anche il positivo 14° posto per Davide Graz, che ottiene così il suo miglior risultato stagionale, al rientro in Coppa del Mondo dopo un periodo di stop a causa di un malanno. Ennesima buona prestazione in una sprint per Michael Hellweger (20°), che si conferma molto costante in attesa di cogliere un acuto che possa portarlo a disputare una finale, magari a partire proprio dalla prossima tappa in Italia. Si è ben battuto nel proprio quarto di finale anche Giovanni Ticcò, rimasto purtroppo chiuso nel rettilineo, dove ha perso brillantezza e posizioni; per lui arriva comunque una conferma del bel percorso di crescita intrapreso.
CRONACA DELLA GARA
Nella prima batteria l’americano Jack Young prova a dare uno scossone sulla prima salita. Il gruppo si allunga, con Chanavat e Klæbo che sembrano in attesa del momento giusto per attaccare: Hellweger sembra avernema rimane un po’ bloccato nel finale, per lui arriva un quarto posto. Avanzano come prevedibile Klæbo e Chanavat. Ritmo non elevatissimo nel secondo quarto di finale, con Anger che si limita a stare davanti per evitare contatti e rischi deleteri: appunto, arriva un contatto tra Tuz (che cade) e il norvegese Holmbø. Davide Graz esce bene nel finale ma si piazza in quarta posizione, mentre avanzano Edvin Anger e Ben Ogden; la giuria decide di penalizzare il norvegese e Graz guadagna la terza posizione nel suo quarto.
Terza batteria tosta ma non proibitiva quella in cui è inserito Federico Pellegrino: si parte a tutta, il fondista azzurro si piazza saggiamente sulle code di Valerio Grond per poi accelerare sulla prima salita. Nel finale Pellegrino riesce a chiudere il pericoloso Skar e a contenere il rientro dell’americano. Avanzano Pellegrino(che finisce nella seconda semifinale, meno quotata) e lo svizzero Grond.
Nella quarta batteria è il turno di Giovanni Ticcò alle prese con nomi del calibro di Riebli e Jouve, ma anche con due norvegesi. La batteria è davvero veloce quindi sembra poter offrire un altro posto per le semifinali: avanzano Jouve e Riebli, mentre Taugbøl toglie il posto di Lucky Loser ad Hellweger per pochi centesimi. Ticcò resta chiuso all’imbocco del rettilineo finale, perde velocità e termina sesto. Dalla quinta batteria accedono in semifinale lo svedese Svensson e il finlandese Joni Maki; ripescati Taugbøl e Liekari.
Prima semifinale dal livello stellare: Anger prende la prima salita a ritmo altissimo, Klæbo sembra leggermente in difficoltà ma torna sotto successivamente con poche pattinate; Chanavat sempre in agguato. Al termine di questa semifinale velocissima il passaggio diretto in finale viene colto da Anger e Klæbo. Il tempo però sembra assicurare la finale anche a Chanavat e Grond, terzo e quarto.
La seconda semifinale vede al via Federico Pellegrino, che se la deve vedere con atleti molto in forma e specialisti dello skating: Pellegrino riesce a risalire posizioni in maniera lenta ma costante, grazie anche a ottimi sci in discesa. Semifinale tiratissima, decisa al termine di una volatona a sei. Federico Pellegrino si allarga bene prima del rettilineo finale e con una velocità supersonica si aggiudica l’ingresso in finale insieme a Havård Taugbøl.
In finale è Lucas Chanavat a mettersi in testa e a imporre un ritmo elevato all’imbocco della prima salita, percorsa ad altissima velocità. Pellegrino si mantiene sulle code di Klæbo, mentre Anger si porta in testa dopo la prima salita. Taugbøl si chiama fuori e rimangono in cinque a giocarsi il podio. Anger e il norvegese sembrano andarsene, mentre Pellegrino cerca di riportarsi sul francese. Klaebo sembra avvantaggiarsi sullo svedese e va a vincere la sua ennesima sprint, ma dietro è splendido il recupero di Federico Pellegrino che salirebbe sul podio, se non fosse per una decisione della giuria, che decide di penalizzare il nostro atleta per un’ostruzione nei confronti di Valerio Grond.
CLASSIFICA PROVVISORIA TOP 10
1. J. H. Klæbo (NOR) 2:29.24
2. E. Anger (SWE)
3. L. Chanavat (FRA)
4. V. Grond (SUI)
5. H. S. Taugbøl (NOR)
6. F. Pellegrino (ITA)
7. R. Jouve (FRA)
8. J. Maki (FIN)
9. O. Svensson (SWE)
10. E. Liekari (FIN)
Gli altri italiani
14. D. Graz
20. M. Hellweger
28. G. Ticcò
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