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Sci di fondo

Sci di fondo – Engadina, Pellegrino dopo la sprint: “Molto contento delle sensazioni. Retrocessione? E’ stato fatto ricorso”

La sprint a skating in Engadina regala all’Italia ottime sensazioni e dipinge l’immagine di un Federico Pellegrino decisamente pimpante, capace di giocarsela con tutti e – penalizzazione a parte – di tagliare il traguardo al terzo posto, alle spalle dei soli Johannes Klæbo e Edvin Anger. Retrocesso in sesta posizione in ragione di un contatto con lo svizzero Valerio Grond nell’ultima curva prima del rettilineo finale, Pellegrino appare tuttavia piuttosto contento delle sensazioni in pista e dei buoni segnali ricevuti dal fisico. Lo si evince da una storia pubblicata dallo stesso fondista valdostano sui suoi profili social, attraverso la quale si dice soddisfatto della prova, oltre a esprimere un po’ di rammarico per la decisione della giuria.

Nelle parole di Pellegrino, c’è spazio per una ottimistica analisi di quanto fatto in pista, considerando che veniva da un periodo di lavoro in quota e da un malanno post Tour de Ski: “Oggi ritorno in gara in Engadina, in Coppa del Mondo. C’era una sprint in tecnica libera – spiega Pellegrino – che dal mio punto di vista è andata bene. Purtroppo dopo il Tour de Ski sono stato malato una settimana e non ne sono ancora uscito a pieno. Poi abbiamo fatto una settimana di quota, per avvicinarci a questo periodo e anche in vista del Mondiale di fine febbraio. Oggi di nuovo in gara, è andato tutto bene e sono molto contento delle sensazioni fisiche e soprattutto di quelle mentali. Ho gestito al meglio la gara, come sapete nelle sprint ci va una grande componente tattica e oggi sono riuscito a esprimermi al meglio”.

Spazio poi a qualche considerazione sulla retrocessione sancita dalla giuria, per la quale – spiega il poliziotto – è già stato effettuato ricorso: “Ho passato la linea del traguardo in terza posizione, però purtroppo sono stato retrocesso al sesto posto in virtù di un’infrazione che ho commesso negli ultimi frangenti della finale. Non sono d’accordo con la decisione della giuria, però adesso è stato fatto ricorso e vedremo nei prossimi giorni cosa ne verrà fuori. Di queste situazioni ne capitano in tutte le gare e anche oggi in altri frangenti sono capitate le stesse identiche cose, però a volte vengono giudicate e a volte no. Poteva benissimo essere un classico ‘race incident’, anche perché nessuno è caduto e nessuno è arrivato in una posizione che non meritava. Quindi mi porto a casa un po’ di rammarico e un po’ di in***tura. Ma oggi – conclude Pellegrino – era l’ultima sprint a tecnica libera prima del Mondiale e devo dire che mi prendo una bella energia per il prossimo mese, per arrivare poi a Trondheim e, chissà, provare a cercare la mia rivincita. Domani 20 km, sempre qui in Engadina e cercheremo anche lì di dare il meglio”.

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