La Francia (Claude, Fillon-Maillet, Perrot, Jacquelin), con una prestazione al limite della perfezione, domina la staffetta maschile di Anterselva, infliggendo una sonora sconfitta alla Norvegia (Laegreid, Boe, Boe, Christiansen), seconda e lontanissima. Terza in rimonta la Svezia, ma la grande notizia è il fantastico quarto posto dell’Italia, che si riscatta alla grande dalla debacle di Ruhpolding, sfiorando addirittura il podio. Grandissima prestazione di squadra degli azzurri, che hanno dato il loro meglio nella gara di casa, regalandosi una grandissima soddisfazione e accumulando ulteriore carica positiva per i mondiali. Cosa può fare un risultato positivo (la vittoria di Giacomel della settimana scorsa) in termini di fiducia per tutta la squadra!
Dopo la pursuit femminile, è il turno della staffetta maschile 4×7,5 km ad Anterselva. Grande favorita come al solito la Norvegia (che vede il ritorno di Christiansen), scossa in questi giorni dagli annunci dei ritiri dei fratelli Boe. A sfidare i norge si candidano sicuramente i francesi, già vittoriosi due volte in staffetta quest’anno, mentre c’è curiosità per vedere se l’Italia, guidata da uno scatenato Giacomel, darà seguito alla buona prova di team della sprint e se riscatterà la bruttissima staffetta di Ruhpolding.
La prima frazione vede Strelow portare al comando la Germania dopo il tiro a terra, con Laegreid che finisce indietro con 2 ricariche. Una ricarica anche per Claude e Cappellari, comunque vicini alla testa. Il gruppone però si ricompatta nella seconda tornata e si giunge al poligono in piedi quasi tutti assieme, con Laegreid già in prima piazzola. Un ottimo Stalder esce primo per la Svizzera, davanti al solito Pidruchny perfetto al tiro. Una ricarica ancora per Laegreid che è comunque veloce a coprirla e stesso discorso per Cappellari, che rimane lì davanti. Giro di penalità per la Svezia. Laegreid prende la leadership con Pidruchny nella parte di fondo, mentre Claude ha 8″ e prova a chiudere il buco. Cappellari è ottavo e cerca di difendersi come può sugli sci. Al cambio Norvegia davanti ad un’eccellente Ucraina e alla Francia che ha 10″ di ritardo. Italia nona a 30″, buona la prima frazione azzurra.
Inizia la seconda frazione con Tariej Boe che viene ripreso da Fillon-Maillet, con Mandzyn poco dietro. Poi un’ottima Estonia e quindi un gruppetto di nazioni guidate da un pimpante Hofer. Al tiro a terra non sbaglia la Francia che se ne va da sola, mentre Boe deve usare una ricarica e riparte con Mandzyn. Una ricarica per Hofer che riparte con Cechia e Svizzera, mentre la Germania perde terreno con Horn. L’Italia risale presto al quarto posto durante il secondo giro della frazione a circa 40″ dalla vetta. All’ingresso al tiro in piedi Fillon-Maillet conserva qualche secondo su Boe e trova un fantastico zero rapido. Di contro il norvegese deve usare tre ricariche e perde quindi secondi importanti. Bravissimo Hofer che usa solo una ricarica e si porta da solo al terzo posto, visto gli errori dell’Ucraina. Risale molto bene Wright per gli USA. Al cambio Francia sola al comando con 35″ sulla Norvegia e 50″ sull’Italia, che hanno recuperato qualcosina nell’ultima tornata.
La terza frazione vede al via Perrot per la Francia, atteso allo scontro con Johannes Boe, mentre gli azzurri schierano Elia Zeni. L’azzurro, come è normale che sia, paga qualche secondo nel tratto sciato e subisce la rimonta da dietro di un gruppetto con USA, Cechia, Ucraina e Germania. L’Italia è comunque sempre terza all’approccio al poligono a terra, dove Perrot è preciso e rapido. Due ricariche invece per Boe che perde così altri secondi preziosi e stesso discorso purtroppo per Zeni che scala al settimo posto, ma è comunque bravo a rimanere vicino alle nazioni che si stanno giocando il podio. La Norvegia si presenta con 45″ di ritardo al tiro in piedi e deve perdere altri secondi usando un’altra ricarica, anche perchè Perrot è ancora una volta fantastico con lo zero. Bagarre per il terzo posto con un eccellente Zeni che, dopo essere rientrato nel gruppetto sugli sci, porta a scuola tutti gli altri rivali in piedi (tra cui Ponsiluoma) ed esce da solo al terzo posto. All’ultimo cambio Francia dominante con 1′ di vantaggio e Italia ottima terza a 1’40” insieme alla Germania e alla Cechia, con Zeni che non ha perso secondi dalla testa nell’ultimo giro!
Si arriva dunque all’ultima e decisiva frazione, con Jacquelin che non deve far altro che gestire il grande vantaggio su Christiansen, mentre Giacomel può giocarsi il podio con Samuelsson, bravo a rientrare subito sull’azzurro, e Zobel. Al poligono a terra Jacquelin usa una ricarica, ma non ha troppi problemi a conservare un margine di tranquillità, nonostante lo zero di Christiansen. Una ricarica per Giacomel, che riparte con 5″ di ritardo da Samuelsson. Durante la seconda tornata Samuelsson mantiene qualche secondo di margine su Giacomel. Jacquelin cade in discesa, ma mette a segno uno show con un 5/5 nel poligono in piedi rapidissimo. Va un po’ in crisi Christiansen, che si salva con 2 ricariche, mentre è fantastico Samuelsson con uno zero rapido. Una ricarica purtroppo per Giacomel, che rimane comunque a distanza ravvicinata da Svezia e Norvegia.
Christiansen dimostra di non essere al top e soffre nel giro conclusivo, facendosi rimontare da Samuelsson che lo affianca sul rettilineo conclusivo, ma non riesce a passarlo, accontentandosi così del terzo posto, comunque insperato dopo la prima frazione. Chiude quarta a poca distanza l’Italia, con un Giacomel un po’ dispiaciuto per l’errore in piedi che non gli ha permesso di giocarsi il podio. Quinta un’ottima Svizzera e sesta la Cechia, nonostante un giro di penalità. Solo settima una oggi deludente Germania.
Appuntamento a domani con la pursuit maschile e la staffetta femminile.
Classifica finale, TOP 6
- Francia 1h13’33.6 (0+4) (F. Claude, Q. Fillon-Maillet, E. Perrot, E. Jacquelin)
- Norvegia +43.6 (0+12) (S. Laegreid, T. Boe, J. Boe, V. Christiansen)
- Svezia +43.8 (1+8) (V. Brandt, J. Nelin, M. Ponsiluoma, S. Samuelsson)
- Italia +1’03.4 (0+8) (D. Cappellari, L. Hofer, E. Zeni, T. Giacomel)
- Svizzera +1’54.6 (0+7) (S. Stalder, J. Burkhalter, J. Finello, N. Hartweg)
- Cechia +2’16.6 (1+12) (V. Hornig, M. Krcmar, J. Marecek, A. Vaclavik)
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