La sprint maschile di Anterselva viene vinta da Tarjei Boe (0+0) al termine di un bellissimo duello a distanza con Sturla Holm Lægreid (+ 0.4’’). Completa il podio uno strabiliante Tommaso Giacomel (1+1), che termina a un’incollatura dalla vittoria (+2.6’’) e fa segnare il miglior tempo sugli sci. Fuori dal podio ancora Norvegia con il rientrante Martin Uldal (0+1). Johannes Boe (1+1) va in crisi nell’ultimo giro, dopo un primo giro surreale, e termina in 9a posizione. Bella prestazione da parte di tutta la squadra italiana, a punti con tutti e cinque gli atleti in gara!
Alla Südtirol Arena di Anterselva, gremita di pubblico accorso un po’ da tutta Europa, si è disputata la sprint maschile di 10 km, la quinta di stagione. Condizioni ideali, vento pressoché assente e un bel sole a fare da cornice. Attenzione però alle variabili legate alla quota, dato che ci troviamo a 1600 m sul livello del mare, e alla temperatura abbastanza alta (5° circa).
Al termine di una gara davvero avvincente, incerta fino all’ultimo, la vittoria va nelle mani del norvegese Tarjei Boe (0+0) che ottiene la prima vittoria in carriera nella località di Anterselva. Il maggiore dei fratelli Boe, che a un certo punto della stagione sembrava in calo di prestazione, ottiene la sua seconda vittoria stagionale e la quindicesima totale in carriera. Per ottenere questo successo è stato fondamentale trovare lo zero poligono, senza il quale sarebbe finito fuori dal podio. Al termine della prova, Tarjei Boe è apparso davvero commosso in mixed-zone. La seconda posizione viene colta dal “biatleta per antonomasia”, Sturla Holm Lægreid che ha commesso un errore in piedi quando sembrava avviato a chiudere la serie pulita e a vincere la sprint.
Ma anche quest’oggi dobbiamo celebrare la prova incredibile di Tommaso Giacomel (1+1), che dopo la vittoria di Ruhpolding sembra davvero aver fatto quel “click” mentale auspicato da se stesso e da tutti gli appassionati del biathlon. Il ventiquattrenne di Imer sale sul podio, a un soffio dalla vittoria, nonostante i due errori commessi al tiro, segno di una condizione sugli sci stellare, tale da fargli ottenere il miglior tempo nel segmento di fondo. Per Giacomel arriva il quinto podio in carriera in Coppa del Mondo e un risultato molto incoraggiante in vista della prova a inseguimento; per l’Italia il podio individuale nella tappa di casa mancava dal 2014, quando Hofer vinse la sprint a parimerito con Simon Schempp.
Quarta posizione di grande spessore per Martin Uldal (0+1), che rientrava da un malanno accusato a Ruhpolding. Uldal ha messo in mostra tutti i suoi punti di forza, soprattutto con un ultimo giro dei “suoi”. In quinta e sesta piazza troviamo due veterani di lusso, Dmytro Pidruchnyi (0+1) e Jakov Fak (0+0), che continuano a fare della costanza di rendimento la loro forza. Significativa settima posizione per il ceco Hornig(0+0), uno degli atleti più in condizione in queste ultime due tappe.
Nona posizione con un po’ di rammarico per Johannes Thingnes Boe (1+1) che fino al secondo poligono era in piena lotta per il podio, salvo avere una evidente flessione negli ultimi 3,3 km di sprint. Questa prestazione, unita al secondo posto del rivale Lægreid, significa anche la perdita del pettorale giallo di leader della Classifica Generale. Chiude la top 10 un altro esponente della Cechia con il 10 su 10 al tiro, ovvero Jonas Marecek (0+0). Giornata da dimenticare per la Francia, che si salva piazzando almeno Eric Perrot (1+0) in ottava posizione, buona ma non esaltante.
Ma le notizie ottime in casa Italia non si esauriscono con il podio di Giacomel: Didier Bionaz (1+0) termina la sua sprint con una positiva 16ma posizione, secondo miglior risultato stagionale, grazie alla ritrovata precisione al poligono e a un passo sugli sci come sempre competitivo (14° tempo totale). Il valdostano commette un errore pesante a terra, perché ottenuto con shooting time alto, ma riesce a riprendersi in piedi dove trova un 5 su 5 importante per la sua gara odierna e per il morale. Lukas Hofer (2+1) parte a tutta, ma incappa in una prima serie a terra molto difficile, dove manca i due bersagli in apertura; in piedi limita i danni con un solo bersaglio non chiuso. Per Hofer arriva la 29ma posizione finale, nonostante i tre errori e con una forma nel fondo davvero interessante (12° tempo di course time).
Convincente prova anche per Elia Zeni (1+0), 32° e miglior risultato stagionale, e per Daniele Cappellari(35°, 0+0) che trova il quarto zero in altrettante sprint disputate in questa stagione. Gara davvero positiva per la squadra azzurra, che aveva bisogno di un’iniezione di fiducia dopo un gennaio difficile; sicuramente la vittoria di Giacomel ha portato tanto entusiasmo in gruppo e ha influenzato in positivo la prova odierna. Pertanto, l’Italia piazza cinque atleti in zona punti con posizioni ottimali in vista dell’inseguimento di domenica.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1. T. Boe (NOR) 23:51.0 (0+0)
2. S. H. Lægreid (NOR) + 0.4 (0+1)
3. T. Giacomel (ITA) + 2.6 (1+1)
4. M. Uldal (NOR) + 20.5 (0+1)
5. D. Pidruchnyi (UKR) + 22.0 (0+1)
6. J. Fak (SLO) + 26.8 (0+0)
7. V. Hornig (CZE) + 27.6 (0+0)
8. E. Perrot (FRA) + 29.3 (1+0)
9. J. T. Boe (NOR) + 35.7 (1+1)
10. J. Marecek (CZE) + 39.2 (0+0)
Gli altri italiani
16. D. Bionaz + 57.2 (1+0)
29. L. Hofer + 1:32.2 (2+1)
32. E. Zeni + 1:35.1 (1+0)
35. D. Cappellari + 1:36.4 (0+0)