Stagione finita per Nicole Monsorno. A distanza di dieci giorni dalla brutta caduta ai Campionati Italiani a Lago di Tesero, che le ha causato una lussazione alla spalla destra con lacerazione di un tendine, dopo diversi consulti medici, la trentina delle Fiamme Gialle, d’accordo con lo staff medico della FISI ha deciso di operarsi.
Troppo pericoloso sarebbe stato arrivare a fine stagione con il rischio di una recidiva, ma soprattutto con un’operazione da effettuare a marzo che, visti i tre mesi di recupero richiesti, avrebbe in parte compromesso la preparazione in vista della stagione olimpica.
Come comunicato dalla FISI, Nicole Monsorno è stata quindi operata lunedì a Milano dal Dottor Roberto Leo, che in passato operò anche Alberto Tomba, alla Climina La Madonnina. L’intervento è andato bene ed ora l’atleta fiemmese delle Fiamme Gialle è attesa da uno stop di tre mesi.
“Nicole Monsorno – è scritto nel comunicato FISI – caduta nel corso dei Campionati Italiani disputati in Val di Fiemme, è stata operata per una lussazione alla spalla destra con lesione alla cuffia dei rotatori dal dottor Roberto Leo, sotto la supervisione del dottor Andrea Panzeri, Presidente della Commissione Medica FISI, presso la Clinica La Madonnina di Milano. La 24enne trentina delle Fiamme Gialle, che quest’anno ha ottenuto in Coppa del mondo un settimo posto nella sprint di Davos e un ottavo nella sprint in Val di Fiemme, conclude anzitempo la stagione e comincerà nei prossimi giorni la rieducazione.”
Si chiude così la stagione dell’azzurra che a 24 anni ha avuto il merito di fare quel salto di qualità che gli osservatori più attenti sapevano essere nelle sue corde. La giovane di Varena ha sempre mostrato un grande potenziale, nelle categorie giovanili si è spesso tolta delle soddisfazioni, ma il passaggio a senior non è stato semplice.
Monsorno ha lavorato sui propri difetti, convinta del proprio valore, ed è salita di livello, grazie anche alla continuità con cui è stata finalmente convocata in Coppa del Mondo. Nella passata stagione, poi, il salto di qualità, iniziato nella sprint del Tour de Ski a Dobbiaco. Da lì non è più uscita dal gruppo Coppa del Mondo, per chiudere poi la stagione con la top ten a Drammen.
Un risultato non casuale, perché, dopo aver svolto la prima parte della preparazione nel gruppo Milano Cortina con Pasini e la seconda nel gruppo Cramer, Monsorno ha iniziato subito con il piede giusto nella difficile Ruka, autrice di una buona qualificazione e capace di chiudere 14ª, battuta nella batteria dei quarti da Hagstroem e Myhre, che hanno poi chiuso prima e seconda anche alla fine.
È quindi arrivato il passo falso di Lillehammer, un piccolo incidente di percorso, perché nella sprint a skating di Davos è arrivato il miglior risultato dell’azzurra in Coppa del Mondo, uno splendido 7° posto. Quindi il 17° posto a Dobbiaco, risultato accolto quasi con un pizzico di delusione dalla trentina, a dimostrazione di quanto siano più alti obiettivi e aspettative. Poi la sprint olimpica a Lago di Tesero e un’altra finale sfiorata, con l’ottavo posto conclusivo e la terza top ten in carriera. Purtroppo, la settimana successiva, la sfortuna di una caduta che le costa la stagione.
Sfortunatamente l’Italia perde un’atleta in rampa di lancio, nella top ten della classifica di specialità sprint, a poco più di un mese dal Mondiale di Trondheim. E anche per Monsorno non è facile fermarsi ai box proprio ora che aveva fatto il salto di qualità ed era con ottima costanza in semifinale, sempre più vicina alla finale.
Nonostante il dispiacere, però, Monsorno può recuperare con la consapevolezza che una volta ritrovata condizione ripartirà da dove ha lasciato. E forse, durante la noia delle ore di fisioterapia, da fare con grande attenzione, la trentina avrà modo di pensare al percorso fatto in questi anni, alla sua crescita, al fatto che a 25 anni (li compirà il prossimo 7 febbraio) ha ancora tanti margini di miglioramento. Sono tante le certezze e pochi i dubbi. Senza paura, buona guarigione Nicole.