Gli sport invernali tornano ad aprire la porta a russi e bielorussi? Parrebbe di sì. Almeno intenzioni di Johan Eliasch, presidente della Federazione Internazionale di Sci e Snowboard (FIS), attualmente in corsa per diventare il nuovo presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), prendendo il testimone da Thomas Bach.
Lo svedese con passaporto inglese, infatti, come riportato da Radio Sporten, redazione sportiva dell’emittente radiofonica svedese Sverige Radio, vede positivamente il modello messo in atto la scorsa estate dal CIO per i Giochi di Parigi 2024, con gli atleti russi e bielorussi invitati a partecipare, seppur sotto rigide istruzioni di neutralità, nonostante in diversi sport, inclusi quelli sotto l’egida FIS, gli atleti provenienti dalla Russia o dalla Bielorussia non sono più autorizzati a partecipare dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Ha funzionato molto bene” ha dichiarato, riferendosi all’Olimpiade parigina “È importante mantenere la neutralità in queste questioni, ma gli atleti non sono responsabili del luogo in cui sono nati e non devono farsi prendere.”
Eliasch è dunque d’accordo a che gli atleti possano tornare a gareggiare sotto bandiera neutrale, senza che venga suonato alcun inno nazionale, o ci siano collegamenti con corpi militari della propria Nazione.
