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Biathlon – A Ruhpolding, Natalie Santer ricorda la sua ultima vittoria in Coppa del Mondo arrivata 25 anni fa: “Ancora mi emoziona”

Foto credit: Fondo Italia

Dal poligono di Ruhpolding, Natalie Santer segue con passione le gare, vestita con la divisa dell’IBU, lei che è parte dell’executive board, ma quest’anno le cose sono diverse dal solito, perché la tappa tedesca ha qualcosa di speciale. L’ex biatleta di Dobbiaco osserva e ricorda, guarda indietro nel tempo, rivive un momento per lei speciale, quello della sua ultima vittoria in Coppa del Mondo.

Già, perché proprio la settimana scorsa, in occasione della tappa di Ruhpolding, cadevano i venticinque anni dalla sua ultima vittoria in Coppa del Mondo, arrivata proprio nella località tedesca il 15 gennaio 2000. Un giorno impossibile da dimenticare e Natalie Santer ancora si emoziona, quando le chiediamo di aprire l’album dei ricordi.

«Fa effetto pensarci – racconta – mi vengono alla mente tanti ricordi. Io amavo gareggiare qui a Ruhpolding e anche a Obehrof, perché la gente mi supportava, soprattutto in questa località. Ovviamente ogni volta che vengo qui, ancora oggi, provo delle emozioni particolari. Ricordo il finale di quella gara, tutti che mi sostenevano a spingere fino all’ultimo zero, consapevole che avrei potuto ottenere un podio. Avevo fatto un doppio zero e seppur partita con pettorale basso (18) sapevo di avere buone opportunità. Alla fine arrivò addirittura la vittoria, magnifico».

Santer si impose con 1”8 di vantaggio sulla tedesca Katrin Apel (1-0) e 6”8 sulla russa Medvedeva (0-0), mentre Forsberg (0-1) rimase giù dal podio a 16”4, come la tedesca Zellner (0-2). «Nonostante la Germania avesse una squadra molto forte, i tifosi tedeschi erano comunque soliti sostenermi, perché comunque mi conoscevano, soprattutto qui, visto che vengo dal Sudtirol».

Guarda le tribune piene, i maxi schermi, i cartelli dell’IBU e degli sponsor bordopista, i tanti colori diversi in tribuna con bandiere di ogni nazione, e Santer ragiona su quanto sia cambiato oggi il biathlon: «Sicuramente è cresciuto tantissimo rispetto ai miei tempi, quando avevamo delle località come Oberhof, Ruhpolding e Anterselva che erano la mecca, dove venivano tanti appassionati. Oggi invece ci sono tifosi che vengono da tutte le parti e tappe magnifiche come quella di Le Grand Bornand con quasi ventimila persone, oppure Hochfilzen stessa che è cresciuta tantissimo, senza parlare di Nove Mesto. Anche qui a Ruhpolding abbiamo più di ventimila persone».

In chiusura Santer ha un pensiero anche per l’Italia, che non sta vivendo un momento felice: «Devono solo credere in sé stessi e nella buona preparazione che hanno fatto. È fondamentale mantenere la calma, perché più sei nervoso cercando di capire dove hai sbagliato e più continui a sbagliare. Calma e concentrazione alta, poi il risultato arriva. Sono comunque contenta di quanto sia cresciuto il biathlon italiano rispetto ai miei tempi, quando eravamo molto dietro allo sci di fondo, per esempio. Ciò mi fa piacere».

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