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Biathlon – Tommaso Giacomel a Fondo Italia, ancora incredulo dopo il successo: “Questa vittoria è per la squadra, c’è tanto lavoro dietro”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

RUHPOLDING – L’emozione per un traguardo tanto rincorso è immensa, per altro arrivato alla fine di un weekend destinato paradossalmente ad essere uno dei più difficili per il biathlon azzurro negli ultimi anni e invece Tommaso Giacomel ha preso tutta la squadra sulle sue spalle e ha messo in campo tutto il suo talento e la passione per il biathlon andando a prendersi una vittoria, la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, alla testa di un podio stellare, mettendo alle sue spalle Johannes Thingnes Boe, battuto all’ultimo poligono, e Sturla Laegreid, i due atleti attualmente in testa alla classifica generale. L’inviato di Fondo Italia a Ruhpolding, Giorgio Capodaglio, ha raccolto le emozioni del trentino al termine della premiazione, ancora incredulo per quanto accaduto.

“Non so cosa dire in questo momento, so solo che nell’ultima serie non ho neanche sentito Johannes Boe sparare, perché ero veramente in una bolla dove c’ero solo io. Ho saputo dopo che sono uscito dal poligono che avevo un piccolo vantaggio su Laegreid e che Johannes Boe aveva sbagliato. È stato fantastico!”

Emblematica, più di tutte, è l’immagine del 24enne fermo in disparte, al termine della gara, con lo sguardo apparentemente perso nel vuoto, intento però a raccogliere i suoi pensieri. Il primierotto non può fare a meno di commuoversi ancora una volta e con la voce rotta, racconta: “Cercavo di realizzare un po’ quello che sta succedendo, non ho grandi parole in questo momento. Vorrei stare solo un po’ da solo ed elaborare quello che è successo”

Dopo le tante chiacchiere tra i tifosi e il richiamo a ricevere tutto il supporto anziché critiche gratuite, poteva essere facile abbattersi e invece il finanziere di Imer ha saputo ribaltare la situazione proprio nel momento più buio.

“Ho fatto l’opposto perché so di essere bravo e di essere forse, so quando sono bravo a fare biathlon e questa cosa non l’ho mai messa in dubbio, neanche quando ho sentito una valanga di cattiverie, non ho mai messo in dubbio neanche tutto l’impegno che ci mette lo staff per farci performare e oggi questa vittoria è per loro. C’è tanto lavoro dietro, di tutta una squadra ed è fantastico!”

E la squadra, scatenata in pista e a bordo del poligono, non ha potuto fare a meno di riunirsi attorno al trentino, a partite dai tecnici – per altro oggi una vittoria che è anche un regalo di compleanno per Fabio Canciana, tecnico del tiro degli azzurri – agli skiman, ma anche i compagni di squadra, che hanno guardato la gara da “Casa Italia”. E per quanto riguarda quanto accaduto nelle gare precedenti, Giacomel prova a spiegare il segreto di questa “rinascita”.

“Credo che bisogna un po’ estraniarsi perché tante persone da fuori credono di sapere però lo sport è più complicato di quello che sembra e quindi bisogna anche stare attenti quando si parla. Oggi ero molto tranquillo, mi è riuscito tutto molto bene, finalmente sono riuscito a vincere”

Una vittoria che aiuta a dare morale a tutta la squadra proprio al momento giusto, alla vigilia della tappa di casa ad Anterselva, dove il pubblico dell’Arena Alto Adige sarà sicuramente pronta ad accogliere Giacomel a braccia aperte; prima però qualche giorno di meritato riposo. “Questa gara farà benissimo alla gara, credo che possa dare un boost a tutti sicuramente. Almeno per un paio di giorni staccherò la spina, cercherò di godermela il più possibile. Poi adesso ci sono gli Australian Open e domani mattina gioca Sinner (ride)”

Infine, non si può non notare la coincidenza degli eventi, con la prima vittoria per Giacomel è arrivata proprio dopo l’annuncio del ritiro di Johannes Boe, per giunta battendolo all’ultimo poligono. “Sì, gli ho detto che spero non sia la nostra ultima volta sul podio insieme”

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