RUHPOLDING – Un velo di malinconia ha accompagnato quest’oggi la staffetta femminile, a causa della notizia del ritiro di Johannes Thingnes Boe a fine stagione, che ha quasi letteralmente fermato e sconvolto il mondo del biathlon, riuscendo persino a mettere la competizione, per una volta, in secondo piano. Per questo motivo, oggi tutti i media hanno cercato di raccogliere un commento da parte delle atlete in gara sulla notizia del giorno e Fondo Italia, grazie all’inviato in Baviera Giorgio Capodaglio, non è stata da meno.
In primis, abbiamo raggiunto le compagne di squadra del norvegese, benché alcune di loro siano in squadra da poco, rispetto alla lunga carriera del campione di Stryn.
“Sapevo che stamattina ci sarebbe stato un meeting nella squadra maschile, sapevo che sarebbe successo qualcosa ma non sapevo cosa. Poi abbiamo visto il suo post su Instagram, è stato uno shock ovviamente ed è triste perderlo, lui è il G.O.A.T. (greatest of all time, il migliore di sempre, ndr) della squadra e del mondo. Ora tiferemo per lui per il resto della stagione e gli auguriamo il meglio per il futuro” ha detto Juni Arnekleiv, che non ha nascosto che qualche lacrima è stata versata durante la conferenza stampa, mentre la squadra femminile era a pranzo prima della gara “tutti piangevano. Purtroppo non abbiamo potuto incrociarlo ancora perché quando siamo venute allo stadio gli altri erano tutti in conferenza stampa. Quando lo vedrò lo ringrazierò per i bellissimi ricordi e che è una decisione grande per lui, gli augurerò il meglio per il resto della stagione e anche per la sua famiglia a casa”
“Lo abbiamo saputo insieme a voi con il suo post Instagram” ha confermato Maren Kirkeeide, che con Boe condivide la provenienza dal villaggio Stryn “è stata un po’ una sorpresa, di certo non me lo aspettavo. Sono un po’ triste perché speravo che continuasse ancora per un altro anno. Penso però che sappia cosa sia meglio per lui e abbia preso la giusta decisione. Quando l’ho incontrato prima, gli ho dato un grande abbraccio”
“Abbiamo avuto la notizia durante il pranzo prima della gara, su Instagram. In un certo senso non è poi così sorprendente perché è un padre di famiglia e ha tante volte dimostrato che per lui la famiglia è importante ed è difficile per lui stare lontano. Penso sia la scelta giusta per lui e spero che ora possa divertirsi per il resto della stagione e godersi ogni momento. Credo poi che i ragazzi stiano già organizzando la festa per Oslo, quindi spero che riescano comunque a concentrarsi per le gare” ha ironizzato Karoline Knotten “sarà triste vederlo ritirarsi ma è giusto così”
“In realtà l’ho saputo dalla TV, e quando Johannes ha iniziato a piangere, ho iniziato a piangere anche io, quindi è stata una mattinata un po’ malinconica” ha detto inoltre Ragnhild Femsteinevik “È una stella del biathlon ed è stato fonte di grande motivazione per me oltre ad aver fatto tanto per questo sport quindi sarà triste vederlo ritirarsi”
Oltre alle quattro atlete che quest’oggi hanno trovato il podio nella staffetta femminile, Fondo Italia ha raggiunto anche altre atlete protagoniste della gara di questo pomeriggio, a partire dall’azzurra Dorothea Wierer, che abbiamo intervistato al termine della sua frazione. “Ero un po’ shockata perché non me lo aspettavo, visto che aveva detto che avrebbe smesso l’anno prossimo alle Olimpiadi, però magari per lui non hanno lo stesso peso che hanno per me che avrò le gare in casa. Credo che comunque lui sia un campione assoluto ed è anche bello che preferisca la famiglia allo sport. Onore a lui e in bocca al lupo per il resto della stagione. A questo punto gli auguro di prendersi anche la Coppa generale come ultimo premio”
La reazione generale è stata di grande tristezza, come conferma anche Julia Simon, che ha portato la Francia sul podio questo pomeriggio dopo un avvio di gare difficile: “È molto triste, Johannes Boe ha avuto una carriera incredibile, è una specie di divinità e per me è stato un esempio nello sport. Penso sia una decisione difficile da prendere, ma se lui pensa che sia la cosa migliore per lui, va bene così e come diciamo in Francia, chapeau!” La nota rivalità dei francesi che, anno dopo anno, si sono trovati ad avere Boe come avversario, è però accompagnata da grande fair play, al punto da lasciarsi andare ad un ricordo personale dello Johannes Boe “persona” oltre che atleta di immenso valore: “Penso che per avere buoni rivali aiuti a vincere grandi battaglie e ad aver bellissimi ricordi. Non si tratta solo di sport ma anche di ciò che accade fuori dalla pista, e lui ha sempre il sorriso sulle labbra, mi ricordo di una staffetta ad Anterselva quando avevo avuto una brutta giornata: lui è venuto da me e mi ha detto di non preoccuparmi, che anche lui aveva avuto giornate no, mi ha detto di rimanere concentrata e di credere in me stessa, e giorni migliori sarebbero arrivati. E aveva ragione. Credo sia uno dei più grandi campioni e mi mancherà”
Di poche parole, ma sempre di grande rispetto, Elvira Oeberg, ancora un po’ scossa dalla controprestazione nella staffetta, che è costata il podio alla Svezia. “Sono un po’ sorpresa, visto che aveva detto che sarebbe andato avanti fino alle Olimpiadi, ma alla fine ho letto quello che ha scritto e ascoltato le sue parole e non puoi fare altro che congratularti con lui per una carriera incredibile!” Più loquace invece la sorella Hanna Oeberg, come tutti presa alla sprovvista dalla notizia: “Sono stata sorpresa, aveva detto che avrebbe corso fino alle Olimpiadi e ora ha cambiato idea. Ma gli ho sentito dire che non ha sufficiente motivazione per lasciare la famiglia a casa e comprendo che sia difficile affrontare il duro lavoro quando non pensi più che sia divertente come prima. Penso che se si sente così è davvero la giusta decisione.” Come tanti atleti che hanno condiviso con lui diversi anni del percorso in Coppa del Mondo, la maggiore delle sorelle Oeberg non sa scegliere un ricordo, sui tanti che condivide con il norvegese: “È stato uno dei più grandi di sempre e ha creato nuovi standard per il biathlon diventando il punto di riferimento per tantissimi biathleti. Sono sempre molto colpita da quelli che riescono a rimanere a lungo ad alto livello come lui, perché una cosa è vincere, un’altra è confermarsi”