Quella ammirata nella staffetta femminile di Ruhpolding non è di certo l’Italia migliore, ma le buone notizie comunque non mancano. Mentre il gruppo azzurro rincorre ancora le sensazioni migliori, Martina Trabucchi continua a dare ottime risposte e si dimostra ancora una volta costante nel rendimento. Schierata in terza frazione nella staffetta, la valdostana è stata capace di chiudere senza errori il poligono da terra, riuscendo poi a evitare giri di penalità in piedi con tre ricariche utilizzate. Raggiunta da Giorgio Capodaglio, inviato per conto di Fondo Italia, Trabucchi racconta le proprie sensazioni nel post gara.
Il giudizio è positivo a proposito della propria prova: “Da terra sono contenta, ho fatto zero senza ricariche. In piedi ho rischiato, ero spalle al muro, come si suol dire. Però ho mantenuto la concentrazione e sono riuscita a chiudere. Per il resto non c’è tanto da dire, ho fatto del mio meglio nella mia frazione”.
Nel confronto con la prima gara di Ruhpolding, in cui l’azzurra aveva chiuso 49ª, le sensazioni sono in miglioramento: “Oggi ho avuto buone sensazioni, meglio rispetto all’individuale. Secondo me rispetto a Oberhof, dove avevamo riiniziato dopo la pausa di Natale, c’era bisogno di un po’ di gare per tornare di nuovo in forma e adesso mi sembra di essere tornata di nuovo in forma”.
Non essendo qualificata per la mass start conclusiva di Ruhpolding, ora lo sguardo si sposta verso la prossima tappa, che porterà la Coppa del Mondo ad Anterselva. Una tappa per cui Trabucchi spera di potersi prenotare, visto che sarebbe per lei la prima partecipazione: “Sicuramente Anterselva essendo l’unica tappa in Italia è l’ambizione di tutti. Sarebbe bello andarci”.
