Iver Tildheim Andersen torna a vincere e scaccia le sensazioni negative che si era portato dietro negli ultimi mesi. Sempre in buona posizione nelle gare a skating, Andersen non era tuttavia ancora mai riuscito in stagione a salire sul podio, aspetto che lo aveva spinto più volte a dirsi deluso, persino dopo la 10 km di Coppa del Mondo a Lillehammer chiusa al 4° posto. E questo perché lui per primo era ben consapevole che – in un ambiente competitivo come quello della Norvegia – serviva molto di più per poter ambire a un posto tra i convocati per i prossimi Mondiali. Ora, seppur in una gara come quella di Les Rousses caratterizzata da numerose assenze, Andersen vince e torna a sperare nel sogno iridiato.
Interpellato da NRK subito dopo la gara, Andersen racconta le proprie sensazioni: “È una sensazione incredibilmente bella, è fantastico. Sentivo già nella prima salita che ero in forma. Due anni fa ero rigido come un palo lì, questa volta invece stavo andando bene. Da lì in poi è stato solo dare il massimo”. Il morale è alto per Andersen, anche se si considera che appena qualche giorno fa, ai Campionati Norvegesi di Gåsbu, il classe 2000 chiudeva 18° (seppur in tecnica classica), finendo anche alle spalle di un 39enne Petter Northug. Proprio su questo aspetto si sofferma ironicamente Andersen: “Forse sarebbe stato ancora più forte (sorride, ndr). Scherzo, dice che è più debole nello skating. Credo che oggi avrebbe avuto delle difficoltà”.
Per quanto riguarda invece l’avvicinamento ai Campionati Mondiali, imbeccato ai microfoni della FIS, il norvegese si dice soddisfatto di potersi almeno giocare un posto tra i convocati, in seguito alla vittoria odierna: “Sono molto soddisfatto, almeno ora ho qualche chance di andarci, forse. Quindi vedremo”. Spazio poi a una riflessione sulla 20 km mass start in classico che chiuderà il weekend di Les Rousses: “La gara di domenica? Ci sarò e ci proverò di nuovo. Forse non sono così tanto in classico, ma ci proverò”.
