Non è stata finora una settimana di quelle a cui è abituato da anni, quella di Johannes Thingnes Boe. Dopo l’85simo posto nell’individuale condito da cinque errori al tiro, ha chiuso ai piedi del podio anche la staffetta maschile odierna di Ruhpolding.
Un quarto posto dietro alla Francia, alla terza vittoria in tre gare in staffetta quest’anno, alla Svezia e alla Germania. Troppi errori al poligono per Boe e compagni che hanno dovuto fare ben 3 giri di penalità, 2 con il vincitore di mercoledi Vebjoern Soerum e uno con il fratello Tarjei.
Al termine della gara il Campione scandinavo si è fermato a parlare con l’inviato di Fondo Italia in Germania, Giorgio Capodaglio, iniziando dalla sensazione provata ricevendo il cambio dal fratello a quasi un minuto e mezzo dalla testa: “Non è stato un buon modo per iniziare la staffetta, è triste perché siamo un’ottimo team con ottimi tiratori e non è abituale per noi fare 3 giri di penalità in una sola gara” – e ha aggiunto una riflessione sull’andamento della squadra in queste prime tre staffette stagionali, ancora senza vittorie – “E’ difficile da spiegare, la prima tappa abbiamo diviso il team per correre tutte le staffette indebolendoci un po’ in quella maschile, a Hochfilzen abbiamo lottato duramente ma i francesi l’hanno spuntata meritatamente, e oggi siamo stati veramente troppo lontani da loro. Avremo un’altra chance la prossima settimana ad Anterselva e speriamo di poter fare meglio”.
Un commento da parte sua anche sul fatto che nelle ultime due stagioni la Norvegia abbia vinto tutte le staffette di Coppa del Mondo, non portando però a casa la medaglia d’oro ai Mondiali. Nella rassegna iridata di Lenzerheide la pressione sarà tutta sulla squadra transalpina visto l’inizio di stagione e Johannes è parso decisamente della stessa idea: “Possiamo essere completamente d’accordo su quello”.
Qualche parola sulla sua condizione fisica in questi giorni a Ruhpolding: “La mia forma è ok, sono stato meglio in passato ma ho lottato in ogni giro oggi. Credo di avere buone energie per lottare per stare davanti”.
