L’individuale maschile che ha aperto il lungo fine settimana di Ruhpodling ha subito regalato un episodio di cui si è parlato tanto. Ormai fuori dalla gara, con ben cinque errori commessi dopo tre serie, Johannes Bø si è presentato all’ultimo poligono per dare spettacolo e chiudere lì la sua gara.
Dopo aver passeggiato già nel quarto giro, il campione norvegese ha regalato un’ultima serie a tutta velocità per poi salutare il pubblico e ritirarsi. Almeno queste erano le sue intenzioni, perché proprio in quel momento, Emilien Jacquelin, giunto 19° con due bersagli mancati, uscendo dalla sua ultima serie e capendo le intenzioni di Bø, gli ha parlato, dando chiaramente l’impressione di spronarlo a continuare la gara. Cosa che seppur a ritmo da allenamento, il leader della Coppa del Mondo ha poi fatto.
Intervistato dall’IBU, Jacquelin ha raccontato nei dettagli quanto accaduto, spiegando cosa lo ha spinto a convincere Johannes Bø a proseguire. «Ho visto che voleva chiudere lì la sua gara ed ero un po’ infastidito per questo – ha raccontato dall’IBU – perché penso che Johannes sia uno dei più grandi atleti. A quel punto gli ho detto che secondo me doveva continuare, perché veste quel pettorale giallo che tutti noi vogliamo e penso che quando lo fai devi chiudere la gara. Gli ho detto questo, qualcosa molto facile per me da dire, perché tutti sapete il modo in cui vivo le competizioni, nel bene e nel male. Alla fine ero contento finisse la gara, non per me o per la classifica generale, anzi per me forse era anche meglio si fermasse, ma per tutte le persone venute qui e quei bambini che lo prendono come esempio».
Il francese, che con Bø è stato spesso protagonista di duelli serrati, ha poi svelato di aver ricevuto un messaggio dal campione norvegese: «Ci siamo scritti e mi ha ringraziato. Gli ho risposto che non è importante per cosa, sarò lì per lui se ha bisogno».
