Passi avanti per Tommaso Giacomel nell’individuale che ha aperto il lungo fine settimana a Ruhpolding. Partito con un doppio errore a terra, il trentino delle Fiamme Gialle ha saputo reagire, ha lavorato bene nelle altre serie e ha chiuso 21° a 2’40”7 dal vincitore. Un pizzico di amaro in bocca per l’errore finale in piedi, senza il quale avrebbe addirittura chiusa in top six, ma il ventiquattrenne analizza la sua gara con grande intelligenza.
«È andata meglio rispetto alle ultime gare – ha affermato l’azzurro in mixed zone a Fondo Italia – sono abbastanza contento di oggi, visto il brutto momento che ho passato prima di Natale ad Oberhof. A volte bisogna anche accontentarsi delle piccole cose e di oggi sono soddisfatto. Tolta la prima serie, nella quale non ho lavorato bene, sono molto contento delle altre tre, sono riuscito ad isolarmi bene e fare un bel lavoro. Peccato non aver chiuso l’ultimo dell’ultima serie, ma forse ci riuscirò la prossima volta».
L’azzurro ha parlato delle difficoltà avute nell’ultimo periodo, in particolare nel weekend di Oberhof, nel corso del quale anche moralmente sembrava a terra: «Si, a Oberhof è stata dura quest’anno. Devo ammettere che quando raggiungi un certo standard, cadere così in basso non è piacevole. Fa però parte dello sport e della vita. Io accetto ogni lezione impartita da questo sport, mi aiuterà a crescere».
L’importante è mantenere alta la fiducia, che si costruisce attraverso il lavoro quotidiano: «Se fai le cose per bene in allenamento, le puoi fare anche in gara senza tanti pensieri. Quindi bisogna stare attenti a non scavarsi la fossa da soli e cercare di restare tranquilli. Il tiro richiede lucidità e tranquillità, se si vogliono le cose con la forza poi non si ottengono».
Parole intelligenti da parte di un ragazzo che ha la maturità per rilanciarsi immediatamente dopo un breve periodo di appannamento, che nel processo di crescita può anche fare bene.
