Gara incredibile di Elvira Oeberg che conduce la nazionale svedese alla vittoria nella staffetta mista di Oberhof. Il quartetto (S. Samuelsson / M. Ponsiluoma / H. Oeberg / E. Oeberg) trionfa davanti alla formazione francese (F. Claude / E. Perrot / J. Richard / L. Jeanmonnot), che coglie l’ennesimo podio in questa tappa trionfale di Oberhof. Terza posizione per una Norvegia (S. H. Lægreid / T. Boe / I. L. Tandrevol / M. Kirkeeide) che ha un po’ pagato dazio nell’ultima frazione con la giovanissima Kirkeeide che si è trovata a confrontarsi con due fuoriclasse in questo momento. Solida quarta piazza per la Svizzera, che aveva chiuso bene anche la single mixed precedente. L’Italia (T. Giacomel / E. Zeni / M. Trabucchi / M. Carrara) ottiene un 6° posto davvero ottimo considerando il quartetto giovane e inusuale schierato e un giro di penalità all’attivo.
Vittoria davvero pesante per il quartetto svedese nella staffetta mista odierna. La prova degli scandinavi sembrava compromessa definitivamente dai due giri di penalità affrontati da Martin Ponsiluoma, che sta davvero faticando nei suoi poligoni a terra. Fortunatamente, le altre nazioni in lotta per la vittoria hanno avuto tutte almeno un passaggio a vuoto, che ha consentito la rimonta delle due sorelle Oeberg nelle frazioni femminili. Si è rivista una splendida Hanna Oeberg, che ha dato il cambio alla sorella minore, reduce dal podio in rimonta nella pursuit; Elvira Oeberg ha completato il lavoro dei compagni, riportandosi su Francia e Norvegia prima della serie a terra. Nonostante una ricarica nel tiro in piedi, nel tiro finale è andata a riprendere Lou Jeanmonnot (seconda della generale) e l’ha staccata con una facilità davvero disarmante.
Francia e Norvegia restano quindi a bocca asciutta nella giornata odierna, dopo essersi spartite le vittorie in tutte le gare di giorni precedenti. In particolare, la Francia ha ottenuto un doppio secondo posto quest’oggi, sconfitta prima nella Single-mixed da un’incredibile Finlandia, poi ha dovuto cedere il passo allo strapotere di Elvira Oeberg in quest’altra staffetta mista. Più staccata (+1:19) una Norvegia, priva di Johannes Boe, che non è sembrata dominante come in altre occasioni sugli sci ed è poi stata penalizzata molto dal giro di penalità rimediato da Tarjei Boe nel tiro in piedi; per il quartetto Norge arriva comunque un podio importante, poiché le frazioniste femminili si sono rivelate all’altezza della situazione, in particolare la rientrante Tandrevol, fatto non scontato in questo inizio di stagione.
La Svizzera ottiene la sua seconda quarta piazza in questa giornata di gara, a conferma della profondità di un movimento che deve trovare la propria punta di diamante ma riesce a essere efficiente con più atleti nei vari format di gara. La Germania, penalizzata tanto dalla frazione di Julia Tannheimer e dalla difficoltà di Preuss nell’ultimo poligono in piedi, deve accontentarsi del quinto posto in questa staffetta dopo il bel podio di Strelow e Grotian nella single-mixed.
É il caso di spendere qualche parola per il sesto posto odierno del quartetto italiano: Tommaso Giacomel, Elia Zeni, Martina Trabucchi, Michela Carrara hanno messo tanta grinta in pista, facendo vedere un bel biathlon e hanno raggiunto forse il massimo risultato ottenibile quest’oggi. In particolare, Giacomel ha saputo limitare gli errori prendendosi comunque i suoi rischi abituali, Elia Zeni ha ben impressionato nella sua frazione, accanto ad atleti blasonati, trovando un 10 su 10 al poligono che deve infondergli fiducia per il prosieguo di stagione. Le due frazioni maschili hanno lanciato l’Italia nelle prime cinque posizioni: Trabucchi è stata brava a gestire i poligoni con le ricariche, Michela Carrara ha tentennato nel tiro a terra ma in piedi è riuscita a trovare l’ennesima serie velocissima e precisa. Un sesto posto meritato, ottenuto in un momento in cui tante cose non stanno girando per il meglio!
Un plauso anche per il settimo posto del Belgio, che sta diventando una realtà molto competitiva in questa Coppa del Mondo; il risultato in una staffetta mista non può che essere molto indicativo del livello raggiunto da questo movimento. La Slovenia era in buona posizione fino alla frazione di Lampic, che addirittura sprofonda in 12ma posizione dopo aver rimediato quattro giri di penalità totali.
CLASSIFICA FINALE (TOP 6)
1. SWE (S. Samuelsson / M. Ponsiluoma / H. Oeberg / E. Oeberg) 1:04:24.1 (2+10)
2. FRA (F. Claude / E. Perrot / J. Richard / L. Jeanmonnot) + 12.8 (1+7)
3. NOR (S. H. Lægreid / T. Boe / I. L. Tandrevold / M. Kirkeeide) + 1:11.4 (1+9)
4. SUI (S. Stalder / J. Finello / A. Gasparin / L. Haecki-Gross) + 2:13.5 (1+11)
5. GER (D. Riethmüller / P. Nawrath / J. Tannheimer / F. Preuss) +2:21.0 (3+10)
6. ITA (T. Giacomel / E. Zeni / M. Trabucchi / M. Carrara) + 2:29.3 (1+11)