Gara davvero rocambolesca nell’inseguimento maschile di Oberhof: la vittoria sorride a Sturla Holm Lægreid, capace di cogliere la sua prima vittoria stagionale dopo tanti piazzamenti a podio. Dietro di lui, molto pimpante nel finale, si piazza un Tarjei Boe capace di avere la meglio nel giro finale sul fratello Johannes Boe, oggi terzo. La Francia oggi non si riconferma, ma deve accontentarsi del quarto posto di Quentin Fillon Maillet, vincitore della sprint che oggi si è lasciato sfuggire una ghiotta occasione di bis; buona anche la 5a piazza di Eric Perrot. La squadra azzurra non riesce a ingranare a causa delle basse percentuali al poligono: il migliore è un solido Lukas Hofer che conferma il 26° posto della sprint.
Altra giornata e altra tripletta nel biathlon maschile, ma stavolta non si tratta della Francia, bensì di un trittico norvegese. Arriva il primo sigillo stagionale e del 2025 per il “prototipo del perfetto biathleta”, ovvero Sturla Holm Lægreid. Il ventisettenne di Oslo partiva con una posizione ottimale per andare all’attacco in questo inseguimento ed è riuscito a pieno nel suo intento, nonostante i due errori. È stata una gara piena di capovolgimenti di fronte, causati dalle condizioni instabili del vento e dal freddo, ma Lægreid è stato il più scaltro ad approfittare delle mancanze altrui. La festa norvegese viene completata dal secondo posto di Tarjei Boe (pettorale 13), che è uscito davvero rinfrancato dalla vittoria trovata nella mass start di le Grand Bornand, e dal terzo del fratello minore Johannes Boe (pettorale 16). Entrambi hanno fatto una bella prova in rimostra costante, per poi dare quel qualcosa in più nell’ultimo poligono, trovando due zero pesanti mentre il resto della concorrenza sbagliava pesantemente. Nonostante qualche errore di troppo, il leader della Coppa Generale riesce a non perdere troppi punti dal compagno di squadra Lægreid, che sembra l’unico indiziato a contendergli la vittoria.
La Francia avrà sicuramente tanto da recriminare, avendo fatto tripletta nella sprint senza riuscire a riconfermare nessun atleta nella pursuit: Quentin Fillon Maillet è quarto con 5 errori distribuiti in modo omogeneo appena davanti al compagno Eric Perrot che ha nell’inseguimento il suo format più competitivo; sprofonda invece Fabien Claude (18°), che a metà gara si è ritrovato in testa con ampio margine, poi dilapidato nella prima serie in piedi con 4 errori. Buona sesta piazza di Dmytro Pidruchnyi, così come la settima di Vebjorn Sørum e l’ottava di un solido Niklas Hartweg, che permette alla Svizzera di respirare aria di top 10.
Un’aria che invece manca da troppe gare all’Italia, anche oggi non brillante al poligono: Lukas Hofer fa una gara da regolarista, arriva all’ultimo poligono per giocarsi ancora un bel piazzamento, ma incappa in due errori che gli precludono di chiudere nei 20; per lui arriva un altro 26° posto. Dispiace vedere Tommaso Giacomel chiudere la sua prova con il 65% al tiro e con una modesta 36a posizione, ottenuta grazie all’ennesima prova molto positiva sugli sci. Una piccola nota positiva arriva da Elia Zeni, che con il suo 40° posto entra a punti per la prima volta in questa stagione un po’ complicata. Prestazione non all’altezza delle aspettative per Didier Bionaz e Patrick Braunhofer che chiudono in 48a e 49a posizione, entrambi penalizzati da sei errori al tiro.
CRONACA DELLA GARA
Quentin Fillon Maillet arriva al primo poligono dopo un primo giro non spinto a tutta. Il vento spira davvero forte, come si nota dalle bandierine, è il francese ne manca uno. Poi il vento si ferma quasi del tutto e Fabien Claude ne approfitta subito trovando un ottimo zero. Dietro sbagliano quasi tutti. Dopo la prima serie guida Claude, a 8.4’’ c’è Fillon Maillet e a 17.6 Jacquelin. Il quarto è attualmente Pidruchnyi, ma a 40.5’’. Johannes Boe e Sørum ne mancano due, Ponsiluoma tre. Bene Lukas Hofer (22°) ed Elia Zeni con lo zero, Tommaso Giacomel sbaglia in apertura.
Nel secondo poligono Fabien Claude continua la sua cavalcata senza errori, mentre Fillon Maillet ne sbaglia due e Jacquelin apre male. Zero pesante di Lægreid che esce in quarta posizione, precedendo due atleti in grande rimonta come Rastorgujevs e Strømsheim. Hofer manca un bersaglio in apertura di serie, così come Giacomel; troppo fallosi anche Zeni e Braunhofer, mentre Bionaz trova uno zero a terra ma è molto staccato. Incredibile gruppone di atleti in meno di 15’’ tra la 4a e la 16a posizione.
Arrivano le temibili serie in piedi per Fabien Claude, che viene colpito dallo stesso ‘virus’ di Julia Simon e manca addirittura quattro bersagli. Ne approfitta Lægreid che esce dal poligono con 14.6’’ di vantaggio da un incredibile Rastorgujevs, l’unico a non aver ancora sbagliato. Fillon Maillet in qualche modo si ritrova ancora in terza posizione, a precedere il rampante Campbell Wright. Incombono però i fratelli Boe, clienti temibilissimi in quest’ultima parte di gara. Hofer sbaglia l’ultimo, Giacomel ne manca un paio, mentre Zeni limita i danni e si riavvicina alla zona punti.
La lotta per il podio entra nel vivo: Lægreid appare molto meno stabile del solito in piedi, ma limita i danni mancando un solo bersaglio. Esce comunque in testa, ma da dietro arrivano le serie eccezionali di Tarjei e Johannes Boe (rispettivamente a + 12.9 e + 16.3), che prenotano la tripletta norvegese a distanza di 24 ore da quella francese. Johannes Boe è un po’ al gancio negli ultimi 2,5 km per cui Tarjei Boe è sicuro della sua seconda piazza e prova a contendere la vittoria a Lægreid, che però resiste senza particolari patemi e va a guadagnarsi la prima vittoria individuale stagionale.
CLASSIFICA FINALE (TOP 10)
1. S. H. Lægreid (NOR) 33:25.5 (1+0+0+1)
2. T. Boe (NOR) + 5.2 (0+0+1+0)
3. J. T. Boe (NOR) + 19.7 (2+0+1+0)
4. Q. Fillon Maillet (FRA) + 23.6 (1+2+1+1)
5. E. Perrot (FRA) + 23.7 (1+1+1+0)
6. D. Pidruchnyi (UKR) + 25.8 (1+1+1+0)
7. V. Sørum (NOR) + 31.0 (2+0+2+0)
8. N. Hartweg (SUI) + 31.8 (1+1+1+0)
9. E. Strømsheim (NOR) + 32.7 (0+0+2+0)
10. M. Ponsiluoma (SWE) + 36.7 (3+0+1+0)
Gli italiani in gara
26. L. Hofer + 1:44.5 (0+1+1+2)
36. T. Giacomel + 2:52.4 (1+1+2+2)
40. E. Zeni + 3:08.5 (0+2+1+0)
48. D. Bionaz + 4:28.0 (2+0+2+2)
49. P. Braunhofer + 4:30.3 (2+1+1+2)