“Sapevo già prima di partire che per qualificarmi all’inseguimento avrei dovuto essere preciso al tiro”. Marco Barale ha concluso 72° la sprint di Oberhof, che ha segnato il suo esordio in Coppa del Mondo. Il ventunenne delle Fiamme Oro ha commesso due errori a terra ed uno in piedi, troppi al momento per riuscire a stare dentro nei sessanta, ma che possono starci quando si fa l’esordio in Coppa del Mondo in una delle località più difficili del circuito.
«Mi dispiace perché mi è mancato qualcosa al poligono – ha affermato Barale – il mio tiro odierno non ha rispecchiato le percentuali avute fin qui in stagione. Non credo di aver patito l’emozione, perché l’ho sentita quando sono uscito dal tunnel per il riscaldamento e ho visto l’ambiente attorno, poi sono però riuscito a concentrarmi bene sul lavoro da fare e credo di aver controllato bene questo aspetto. Non ho deragliato per l’emozione. Resto però felicissimo di questa esperienza, di aver fatto il debutto, che era un passo da fare prima o poi».
Il cuneese delle Fiamme Oro è rimasto colpito da tutto il contesto: «Il pubblico fa un tifo assordante. Poi è bellissimo vedere tutta questa gente in pista, gli urli al poligono ad ogni bersaglio chiuso, ma soprattutto incrociare in pista tanti campioni, visti fin qui solo in tv».
Un’esperienza che Barale vuole ripetere al più presto e con maggiore consapevolezza nei suoi mezzi, con l’obiettivo di fare bene: «Lo ero già prima, ma ora più motivato che mai, voglio meritarmi presto una nuova opportunità. Lavorerò sodo per questo e ce la metterò tutta».
