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Combinata Nordica – Graabak, il sogno di una medaglia mondiale in casa continua nonostante un’estate di infortuni

Photo Credits: Michele Dardanelli

Il due volte campione olimpico Jørgen Graabak è uno degli atleti di punta della squadra norvegese di combinata nordica. Dopo un ottimo quarto posto nella passata stagione Coppa del Mondo, è stato presto individuato come un pretendente alle medaglie per i Mondiali di casa che si terranno a Trondheim tra poco più di un mese. Tuttavia, il suo percorso di avvicinamento all’appuntamento iridato ha preso una piega inaspettata all’inizio della preparazione, tenendolo finora lontano dal podio, nonostante risultati tutto sommato positivi per aver saltato la maggior parte della preparazione.

In un’intervista rilasciata alla FIS, il 33enne di Trondheim racconta coltiva la motivazione a dispetto degli ostacoli, quali sono i punti di forza unici che lo distinguono dai suoi avversari e perché a volte essere lo sfavorito può essere in realtà un vantaggio.

“Durante il mio primo allenamento dell’estate ho preso una pietra nella ruota dello skiroll, sono caduto e mi sono rotto il gomito e il braccio. Questo ha portato a un periodo di recupero di otto settimane, in cui ho avuto alcune complicazioni dopo circa 5 settimane. La mia mano era ancora molto gonfia e, dopo ulteriori TAC, è emerso che avevo ancora un sasso di 1 cm all’interno del gomito che aveva causato il gonfiore” ricorda “Una settimana dopo il rientro dall’infortunio, ero fuori a correre e ho avuto un altro incidente. Sono inciampato e caduto. Ho evitato di usare il braccio rotto ma il risultato è stata la rottura della spalla e della clavicola. Questo ha portato a un’altra pausa di sette settimane… Dopo queste settimane, sono tornato. O almeno così pensavo, prima di rompermi una costola. In pratica, questa è stata la mia estate e il mio autunno.”

In una situazione simile, il norvegese avrebbe potuto abbattersi e gettare la spugna, ma invece ha continuato a lottare, tanto da trovare il miglior risultato della stagione a Ramsau con un incoraggiante 5° posto. “Ho cercato di trarre il meglio dalla situazione e ho usato tutte le mie conoscenze ed esperienze per trovare soluzioni creative per portare a termine la mia preparazione. Devo dire che sono soddisfatto del lavoro che ho svolto date le circostanze, ma ovviamente ti aiuta fino ad un certo punto. Mentre altri sono frustrati dal calendario e dalla mancanza di gare di Coppa del Mondo, io sono felice di avere qualche possibilità in più di allenarmi durante l’inverno” ammette “le mie prestazioni non sono al livello che vorrei raggiungere durante i Mondiali. Non fraintendetemi: considerati gli infortuni, i miei risultati sono stati davvero buoni, ma dato che non ho cambiato il mio obiettivo per la stagione, devo anche vedere le mie prestazioni sotto questa luce.”

Nonostante tutto, però, il combinatista ha già strappato il pass per i Mondiali, come annunciato dalla Federazione Norvegese di Sci (NSF): “Sono ovviamente felice di aver ottenuto un biglietto per i campionati. Ma ho sogni più grandi della semplice partecipazione…” Da campione del mondo uscente nella gara a squadre, l’atleta del Trondelag sa di dover fare i conti con la pressione da parte del pubblico: “Ho scelto di vederla come un vantaggio. Con la mia storia, la gente ha fiducia nel fatto che arriverò preparato. Questo è essenzialmente il significato della pressione. Ma devo anche essere realista! Il mio curriculum di infortuni significa che non ho avuto le mani migliori per affrontare le ultime settimane prima del Mondiale. Questo significa che sarò un outsider. Ma chissà, forse è una buona posizione in cui trovarsi.”

Prima dei Mondiali, però, ci saranno altri appuntamenti con la Coppa del Mondo di combinata: il primo dei quali sarà a Schonach, in Germania, dove lo scorso anno Graabak ha collezionato due podi. “Schonach mi è sempre piaciuta come località. Anche se spesso le condizioni di gara sono difficili, gli organizzatori riescono ad organizzare grandi gare con un buon pubblico. È una cosa che attendo con impazienza ogni anno”.

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