Come spesso accade, Oberhof regala grandi sorprese ed emozioni: a vincere la prima sprint di biathlon del 2025 è la new-entry francese Paula Botet (0+0), che si impone sulla norvegese Maren Kirkeeide (1+0) e sulla fantastica bulgara Milena Todorova (0+1). Un podio che nemmeno la persona più fantasiosa e lungimirante avrebbe mai potuto pronosticare. Appena fuori dal podio in quarta posizione, grande prova per Justine Braisaz (1+2), indicata da tanti come favorita della vigilia. Grande Francia con ben 6 atlete nelle migliori 12, mentre faticano Preuss (1+2) e tutte le svedesi. L’Italia fatica tanto sugli sci, ma ottiene il miglior risultato in carriera di Michela Carrara (1+0), che oggi chiude in 16ma posizione, di poco davanti a Dorothea Wierer (19ma).
Nella famigerata località tedesca di Oberhof, come sempre caratterizzata da condizioni metereologiche difficili, hanno preso il via 97 atlete, che hanno sfidato se stesse e una pioggia battente mista a nebbia e un vento molto fastidioso al poligono; le rilevazioni davano un’umidità al 100%.
Se non sorprende la nazionalità dell’atleta vincitrice, sicuramente lascia stupefatti il suo nome: si tratta di Paula Botet, atleta che in questo inizio di stagione si era vista soltanto in IBU Cup, dove aveva fatto intravedere ottime cose. In una gara sicuramente sui generis, la ventiquattrenne francese coglie il primo successo in Coppa del Mondo all’esordio stagionale e quindi scombussola nuovamente alcune gerarchie interne della super competitiva squadra francese. Botet non ha semplicemente vinto, ma ha scavato un solco importante di 30’’ sulle più dirette inseguitrici, che potranno essere fondamentali nell’inseguimento di sabato.
Gran bel primo podio in carriera anche per la giovanissima Maren Kirkeeide, che ottiene un secondo posto di spessore e conferma le belle impressioni destate nel fine settimana di Le Gran Bornand. Exploit anche per la ventisettenne bulgara Milena Todorova, atleta sicuramente in crescita ma difficilmente pronosticabile sul podio; forse un po’ fortunata a partire con un pettorale basso rispetto ad altre avversarie, ma bravissima a sfruttare la grande opportunità mostrando anche un bel passo sugli sci. Ottimo momento per la Bulgaria, poiché questo terzo posto arriva dopo la vittoria di ieri del bulgaro Albert Popov nello slalom speciale di Madonna di Campiglio.
Avrà sicuramente un po’ di rammarico la francese Justine Braisaz-Bouchet, quest’oggi a pochi secondi dal podio nonostante una giornata al tiro non da incorniciare (70% totale). La francese precede la quinta piazza della regolarissima Suvi Minkkinen, che ormai sta diventando una conferma di questa stagione. Seguono ancora le francesi Oceane Michelon (6a) e Lou Jeanmonnot (7a); per quest’ultima arriva la piccola soddisfazione del secondo posto nella classifica generale, dove rosicchia punti a Franziska Preuss. La tedesca infatti ha deluso, soprattutto al tiro (1+2), e ha chiuso la sua sprint odierna con un modesto 28° posto finale. Diamo il giusto risalto anche a un ottimo 8° posto della finlandese Sonja Leinamo, atleta del 2002 che ad oggi aveva come miglior risultato una 27ma piazza; ben ritrovata a Ingrid Landmark Tandrevold che nella sprint odierna coglie un importante 15° posto con due errori al tiro.
Giornata un po’ difficile per le italiane, apparse non brillantissime sugli sci: la migliore al traguardo è una Michela Carrara (0+1) che trova un ottimo 90% al tiro e si piazza in 16ma posizione, suo miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo. Dorothea Wierer (0+0) è sfortunata a sparare nel primo poligono a terra in un momento non semplice: impiega addirittura più di 1’ per completare la serie, trovando quantomeno il 5 su 5. Nel poligono in piedi trova una splendida reazione d’orgoglio e trova un altro zero rapidissimo. Nel giro finale fatica, ma riesce a ottenere un 19° posto finale, migliorabile nella pursuit. Segue in 44ma posizione Martina Trabucchi, brava a limitare i danni nel poligono in piedi, quando ha trovato una forte volata che l’ha costretta a fermarsi in mezzo alla serie. Riesce a entrare nell’inseguimento anche Samuela Comola (0+3), incappata in una inusuale brutta serie in piedi ma capace di terminare in 51ma posizione. L’esordiente Ilaria Scattolo (0+2) in un contesto di gara molto complesso compie comunque una gara discreta, che giustifica la sua convocazione in coppa del mondo. Purtroppo, il suo 67° posto finale non le regala la partenza nell’inseguimento. Ricordiamo che non è partita Hannah Auchentaller, fermata da un’influenza beffarda, mentre Lisa Vittozzi come ampiamente risaputo ha chiuso (senza iniziarla) la sua stagione 2024-25.
Tra le prestazioni da dimenticare segnaliamo in primis quella clamorosa della tedesca Vanessa Voigt che chiude al 68° posto e non entra nell’inseguimento. 95° posto di una “pasticciona” Lucie Charvatova che nel primo poligono commette un “Cross Fire” sperando ai bersagli di una piazzola diversa dalla sua. Disastro della Svezia, considerando che la migliore al traguardo è Elvira Oeberg in 37ma posizione e con 5 errori al tiro.
CLASSIFICA FINALE (TOP 10)
1. P. Botet (FRA) 22:52.8 (0+0)
2. M. Kirkeeide (NOR) + 31.1 (1+0)
3. M. Todorova (BUL) + 35.0 (0+1)
4. J. Braisaz-Bouchet (FRA) + 40.3 (1+2)
5. S. Minkkinen (FIN) + 47.8 (0+1)
6. O. Michelon (FRA) + 49.9 (1+0)
7. L. Jeanmonnot (FRA) + 52.5 (0+1)
8. S. Leinamo (FIN) + 54.4 (0+0)
9. J. Tannheimer (GER) + 56.4 (1+0)
10. S. Grotian (GER) + 59.0 (0+1)
Le italiane in gara
16. M. Carrara + 1:33.7 (1+0)
19. D. Wierer + 1:36.7 (0+0)
44. M. Trabucchi + 2:39.0 (0+1)
51. S. Comola + 3:02.9 (0+3)
67. I. Scattolo + 3:36.5 (0+2)