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Biathlon – Il nuovo sistema di partenza resterà in vigore in Coppa del Mondo, il DS Böhm: “Abbiamo ricevuto molti feedback positivi”

Foto credits: Dmytro Yevenko

Si è tanto parlato ad inizio stagione della “riforma” di sistema di partenza per le gare individuali nella Coppa del Mondo di Biathlon. Tante critiche sono arrivate sia dagli atleti di alta classifica, che hanno visto venir meno la propria possibilità, conquistata negli anni sul campo, di poter decidere in quale gruppo partire. La motivazione di questa scelta era legata principalmente a motivi di ordine mediatico, con le gare decise in gran parte prima della metà della diretta tv, e il pubblico che abbandonava in questo modo la trasmissione. Ora il cosiddetto “garbage time” è comunque presente ma molto più risicato.

“Abbiamo ricevuto molti feedback positivi, sull’aumento della qualità del prodotto perché c’è un arco di suspense più lungo, in realtà ci sono più azione e più drammaticità in una fase più avanzata delle gare ” ha spiegato a Sportschau Daniel Böhm, direttore sportivo dell’IBU in una discussione sullo spettacolo sportivo. Dopo “una valutazione tra Natale e Capodanno che ha coinvolto l’Athletes Committee, il comitato tecnico e il feedback di tv e tifosi, il consiglio ha preso la decisione di non apportare modifiche per il secondo trimestre” .

Oltre al feedback generale, la decisione si è basata su analisi statistiche che hanno accertato come i timori dei migliori atleti di essere svantaggiati da una partenza “ritardata” non si sono avverati. “Abbiamo esaminato la questione in modo più approfondito con un’università. Non abbiamo riscontrato differenze significative rispetto agli anni precedenti.” A tal proposito, Böhm non accetta l’obiezione secondo cui lo sprint maschile di Le Grand Bornand abbia favorito Martin Uldal su Johannes Thingnes Bö, partito dopo il compagno di squadra, a causa del peggioramento delle condizioni: “C’erano 26 numeri di partenza tra lui e Martin Uldal e questo sarebbe potuto succedere anche il vecchio sistema nel gruppo di partenza 1”

Mentre prima della stagione le proteste degli atleti contro il nuovo sistema erano molto forti, le voci critiche si sono attenuate. Anche Franziska Preuß, attuale pettorale giallo di leader della Coppa del Mondo, torna sui suoi passi: “All’inizio ero davvero contraria e non capivo affatto” ha detto la biathleta di Ruhpolding ospite del podcast Sportschau “Con gli anni ottieni il vantaggio di essere tra i primi 15 e di poter scegliere liberamente il tuo gruppo di partenza. E poi vieni punito per essere stato bravo per anni. Ma ha funzionato bene. Dipende però dalle condizioni esterne. Le prime settimane sono state buone ma se dovesse fare più caldo e la pista fosse più pesante, potrebbe essere uno svantaggio”

Böhm fa inoltre sapere che anche il comitato degli atleti è meno critico dopo la dura lotta estiva: la questione dell’equità nel primo trimestre “non è in alcun modo messa in discussione dagli atleti”, ma il loro focus si è spostato piuttosto sul “miglioramento del prodotto per lo spettatore e il tifoso”, domandandosi se il cambiamento sia stato veramente efficace da questo punto di vista. Ma per dare una risposta a questo quesito bisognerà probabilmente aspettare la fine della stagione e un’analisi più approfondita.

Nel frattempo l’IBU si riserva ancora il diritto di modificare con breve preavviso l’ordine di partenza se le condizioni meteorologiche e del tracciano non dovessero consentire una competizione leale e l’ordine di partenza potrà essere modificato al massimo fino a tre ore prima dell’inizio della gara.

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