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Sci di fondo

Sci di fondo – Lapalus a Fondo Italia, festeggia il pettorale viola: “Era l’obiettivo del mio Tour de Ski”

Foto credits Newspower.it

Dici Hugo Lapalus e dici Tour de Ski. Ormai sta diventando un’abitudine vedere il fondista francese, con tanto di inconfondibile baffo e capelli scompigliati che spuntano dalla fascetta, esultare sulla cime del Cermis, tra abbracci e grida dei numerosi (e rumorosi) tifosi transalpini. Dopo il 3° posto sia nella salita che nella classifica overall dell’edizione 2023/24, Lapalus è stato l’unico del terzetto sul podio capace di riconfermarsi anche quest’anno. Terzo nella generale alle spalle di Johannes Høsflot Klæbo e Mika Vermeulen, il francese ha tuttavia dovuto accontentarsi del 4° posto nella final climb 2025, riuscendo però a centrare l’obiettivo di aggiudicarsi la prima edizione della classifica climber, quella dedicata al miglior scalatore. Un pettorale viola strappato per pochi punti al vincitore di giornata Simen Hegstad Krueger e a un agguerrito Vermeulen, finiti rispettivamente a 4 e 5 punti di distanza in questa speciale classifica.

Raggiunto da Fondo Italia sul traguardo del Cermis, Lapalus racconta l’emozione di concludere il Tour de Ski in maniera così soddisfacente.

A proposito della propria gara, dove ha ceduto nel finale il 3° posto al tedesco Friedrich Moch, Lapalus spiega: “E’ stata una salita lunga e dura, quest’anno è stato difficile. Simen (Krueger, ndr) qui è veramente forte su tutta la salita. Io sono rimasto un po’ agganciato a una porta e sono caduto, perdendo contatto con Simen e Mika (Vermeulen, ndr) e non sono riuscito a rientrare. Questo mi è costato un po’ in relazione al podio di tappa, ma la cosa più importante era il Tour de Ski e il pettorale da miglior scalatore. Sono molto contento, questo era l’obiettivo del Tour de Ski, è fantastico”.

Spazio poi a qualche battuta su Krueger, condizionato nel suo percorso al Tour de Ski dalla caduta nello skiathlon che gli ha fatto perdere terreno anche nella generale: “Se la caduta nello skiathlon ha aiutato Krueger a essere più determinato nella salita? Penso di sì. è veramente un peccato, perché Simen sarebbe stato un serio contendente per la generale del Tour de Ski. E’ caduto ed è un peccato, ma fa parte del gioco. Edvin (Anger, ndr) ha rotto un bastone nella sprint, Simen è caduto e Harald (Amundsen, ndr) si è ammalato. E’ così, è il problema del Tour de Ski, possono succedere tantissime cose. Ma la cosa importante per me era arrivare in cima e sono veramente contento di esserci riuscito”.

Tirando le somme, la gioia del francese è grande per la conquista del pettorale viola da scalatore, il suo obiettivo fin dall’inizio del Tour: “Avevo voglia di giocarmelo, non sapevo se sarebbe stato possibile con gli altri atleti che volevano anche loro il pettorale viola. E’ importante riuscire a portarselo a casa, oggi contava tanto e ero curioso di vedere come sarebbe andata. Quando Simen è passato in testa al ‘formaggio’ (l’installazione dove era fissato il bonus point per la classifica scalatori, ndr), sapevo che mi bastava passare per terzo ed ero a posto”.

Spazio infine a un riferimento al compagno di squadra e amico Jules Lapierre, vincitore del Cermis l’anno scorso e quest’anno assente causa malattia: “Sarebbe stato bello averlo qua, aveva tutte le chance oggi per vincere la salita, perché è veramente un format che si addice alle sue caratteristiche. E’ un peccato che non sia qua. Finiamo il Tour de Ski in 2 atleti (Lapalus e Desloges, ndr), nonostante fossimo partiti in 13. E’ un vero peccato, ma è così con le malattie. Ma siamo riusciti a superarle ed è andata bene così”.

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