Al termine di un Tour de Ski estremamente complesso per la nazionale svedese, nel tracciare un bilancio sul quanto fatto dai vicini di casa dei Norge, pochissime sono le luci delle kermesse delle festività. Una di queste è sicuramente Edvin Anger rivelazione del Tour che ha anche accarezzato brevemente il sogno di salire sul podio overall, dieci anni dopo l’ultima volta.
Alla fine, il podio non è arrivato, ma quel che è certo è che il fondista svedese è uno degli atleti da guardare per il futuro: la sua crescita nelle sprint è acclarata – e gli è valsa proprio il podio nella specialità dietro a Klaebo – ma è soprattutto nelle distance che il giovanissimo fondista sta iniziando a rubare l’occhio. In primis nell’Inseguimento in classico di Dobbiaco, dove ha chiuso in seconda posizione alle spalle di Amundsen, e poi anche ieri, dopo essere andata in difficoltà nello skiathlon, si è difeso brillantemente nella terribile salita dell’Alpe del Cermis, migliorando il suo tempo rispetto all’anno precedente di quasi cinque minuti chiudendo al 12esimo posto. “A tratti è stata estremamente dura. Allo stesso tempo, ho avuto una giornata molto buona e sono riuscito a gestire l’acido in modo eccellente. Mi sono sentito davvero stanco solo alla fine. Sono riuscito ad affrontare la salita in modo ottimale” ha dichiarato Anger all’emittente svedese SVT, contentissimo della straordinaria crescita che lo ha visto diventare un protagonista di quest’inverno “La mia crescita è difficile da descrivere. In questo momento ho un buon fisico e posso gareggiare accanto a Klaebo e osservarlo sciare. Si impara e quindi si diventa anche veloci”
Al termine del Tour, il 22enne di Hedemora ha chiuso al nono posto in classifica generale. Un risultato che, anche se un po’ deludente per la piega che aveva preso la competizione al giro di boa, sicuramente gli consegna tantissima consapevolezza nei propri mezzi. “Penso di aver abbondantemente superato le aspettative che tutti riponevano nei miei confronti. È bello ottenere questo risultato ma allo stesso tempo, è frustrante aver perso due minuti negli ultimi due giorni, altrimenti sarei salito sul podio del Tour. Ma questo fa parte del gioco, devo lavorare e dimostrare di essere qualcuno di cui Klaebo dovrebbe preoccuparsi”.
Una battuta nel pieno spirito di rivalità con la nazionale norvegese, ma se ad elogiarti è l’ex re del fondo in persona, Petter Northug, allora sicuramente c’è davvero qualcosa in lui che dovrebbe far tenere le antenne alzate ai norvegesi. “Il livello di base di Anger è diventato significativamente più alto. Lo abbiamo visto a Dobbiaco. Se riesci a staccare Klaebo, hai capacità. Edvin Anger pesa 95 chili, quindi ha forza nelle gambe. Per Edvin, il Tour de Ski è la prova che è in forma. Può sorprendere già ai Mondiali di Trondheim. È davvero incredibile quello che ha fatto qui. È ancora giovane e può usarlo come motivazione. Se la sua capacità aumenta, come spesso accade a questa età, è uno dei grandi favoriti del Tour. Il Tour de ski potrebbe essere uno dei suoi grandi obiettivi per l’anno prossimo.”