Val di Fiemme – Simen Hegstad Krueger si porta a casa il trionfo nella Final Climb con una rabbia figlia di quanto accaduto ieri nella 20km skiathlon. Passato il dolore per la caduta, il norvegese è riuscito a trasformare in una furia positiva quell’energia che aveva dentro, aprendo a tutta il motore sul muro del Cermis e tagliando il traguardo per primo.
“Ero molto arrabbiato ieri con tutto quello che è successo, e oggi volevo fare bene e far vedere a tutti come si scia su questa salita, e sono riuscito a gestire la scalata e a fare molto bene oggi. Certo sono triste per ieri ma sono molto felice per la vittoria” ha raccontato a Fondo Italia quando in zona interviste è intervenuto ai microfoni del nostro inviato Fausto Vassoney. Ci spiega, inoltre, che dopo la caduta di ieri non c’è stata alcuna strategia per risparmiare energie in vista della gara di oggi “Ero semplicemente distrutto dopo la caduta. Non riuscivo a respirare bene e di conseguenza non riuscivo a sciare correttamente. Quindi ho cercato in qualsiasi modo di riprendermi per tutto il tempo, le ho provate tutto, ma non avevo energia per sciare. È stata una giornata davvero difficile”
Guardando i tempi al termine del Tour, rimane comunque il rammarico di quel podio overall che era raggiungibile anche con una certa facilità viste le defezioni interne alla squadra norvegese.
“Per me l’obiettivo era di chiudere sul podio, penso che Johannes (Klaebo) fosse troppo lontano, ma il secondo posto era alla portata, quindi sono deluso per aver perso ogni possibilità di giocarmela ieri, ma fa parte del gioco”