Un Tour de Ski davvero complesso per la Svezia, in particolar modo al femminile. Troppe le defezioni prima ancora della partenza, diversi i forfait in corso d’opera e una Ebba Andersson che ha faticato a farsi strada nella classifica – sia overall che delle singole tappe, venendo fuori solo nel finale della kermesse, ma senza riuscire comunque a salire sul podio. Oggi sull’Alpe Cermis, la svedese ha dovuto arrendersi a ben quattro norvegesi chiudendo al quinto posto, e questo piazzamento però le ha permesso di chiudere il Tour in sesta posizione, miglior piazzata della squadra.
Intervistata da SVT, la 27enne ha ammesso che in alcune circostanze è stata molto dura non arrendersi: “Naturalmente la fiducia in se stessi ogni tanto ha una piccola incrinatura” ha detto “Ho davvero provato a darmi una possibilità ed ero molto più avanti durante la salita. Stavo andando molto bene, ma verso la fine ero a corto di energie” Questo ha significato però che quando le norvegesi che erano in gruppo con lei – Slind, Weng e Sanness – hanno provato uno scatto Andersson non ha potuto rispondere.
Tracciando un bilancio della sua prestazione generale, la fondista di Sollefteå parla di un Tour “impegnativo, sia per me che per tante mie compagne di squadra. Abbiamo davvero cercato di aiutarci e sostenerci a vicenda per riuscire ancora ad affrontare questa salita. Alla fine ce l’abbiamo fatta in tre e ne siamo contente.” La giornata più dura per Andersson è stata sicuramente la 20 km di Dobbiaco, dove ha concluso 33esima. “Nelle gare distance ho sempre avuto prestazioni molto stabili, ad eccezione della corsa di 20 chilometri a Dobbiaco… ma questo aveva le sue ragioni ed è stata davvero la grande, grande delusione di questo tour per me. Sento che il livello base è già buono, ma al momento mi manca l’ultimo picco”