Una presenza che non è passata inosservata al termine della final climb femminile. Giacca della nazionale statunitense, cappello con doppio pon-pon, a fare quasi orecchie da topolino, e sponsor Red Bull ben visibile, Lindsey Vonn è apparsa così dopo la gara femminile sul Cermis, in Val di Fiemme.
L’abbraccio finale con la dolorante Jessie Diggins, che ha lasciato poi il campo gara con un tutore a proteggerle il piede destro, sua amica, in quanto le due atlete statunitensi si conoscono da anni, essendo entrambe originarie del Minnesota.
Al suo arrivo, anche tante fondiste, come ad esempio la stessa Fähndrich, vincitrice della classifica sprint del Tour de Ski, timidamente sono andate a chiederle una foto. Un’icona Vonn, appena tornata a gareggiare a 40 anni e presente in questi giorni in Val di Fassa, a Passo San Pellegrino, dove si sta allenando, che è venuta a complimentarsi da tifosa con la squadra statunitense e la sua amica Diggins.
«Vedere una gara su una pista da discesa ma nel verso opposto? È stato molto divertente – ha raccontato Vonn a Fondo Italia – sono venuta qui a tifare per le nostre atlete e sono una loro grande tifosa. È stato fantastico vedere cosa Jessie (Diggins, ndr) ha fatto. Ha proseguito queste gare nonostante l’infortunio, è un’atleta forte, una dura».
Diggins ha ammesso di essere molto felice per la presenza di Vonn. «Sono davvero contenta che sia venuta qui a sostenerci, è bello averla qui. Sono poi ancora più felice che qui oggi ci sia mio marito».
Poi si è allontanata, visibilmente dolorante, ma sorridente e di buon umore come sempre, tra tante bambine e bambini attorno ad applaudirla e urlare il suo nome.