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Sci di fondo

Sci di fondo – Johaug domina nella skiathlon in Val di Fiemme e vola in testa al Tour. Slind è 3a, ma con distacco 

Foto credits Newspower.it

Nella skiathlon femminile di Lago di Tesero si è vista una Therese Johaug superlativa, capace di salutare la concorrenza e mettere la vittoria in ghiaccio già ai due terzi di gara. Johaug diventa la più vincente di sempre nel Tour de Ski, con 15 vittorie di tappa nella kermesse. Bellissimo secondo posto per Teresa Stadlober, a precedere in volata Astrid Øyre Slind, che oggi perde il pettorale giallo di leader del Tour de Ski. Bella quarta piazza per Ebba AnderssonJessie Diggins ottiene un 5° posto prezioso. Le italiane faticano fin dalle prime battute e ottengono risultati non brillanti, considerando le 32 atlete al via: Anna Comarella è la migliore in 18ma posizione. 

In una skiathlon di 20 km davvero tostissima al femminile, lungo le ripide salite e le discese molto tecniche della rinnovata pista di Lago di Tesero, si è rivista la Therese Johaug dei giorni migliori, capace mettersi in testa a sfiancare le avversarie, per poi staccarle nelle salite più difficili e vincere in solitaria. Vittoria molto significativa perché arriva a quasi cinque anni esatti dall’ultima, ovvero dalla scalata del Cermis del 5 gennaio 2020. La pluricampionessa olimpica vince la gara con il cospicuo vantaggio di 30.6’’ su una Teresa Stadloberin grande spolvero, come non si vedeva da tempo. Un acuto che la trentatreenne austriaca si meritava, per via della sua regolarità di rendimento ad altro livello. Stadlober ha la meglio in volata su Astrid Øyre Slind, che fatica tanto ma nel complesso si difende in una gara ostica, dove avrebbe potuto anche andare in crisi. 

A separare Slind da Johaug nella classifica generale solo 22’’; possiamo quindi dire che sarà una sfida tra due norvegesi per la vittoria di questa diciannovesima edizione del Tour de Ski. Qualora vincesse Johaug, vincerebbe il suo quarto Tour e si porterebbe a pari merito con la polacca Kowalczyk. 

Quarto posto un po’ amaro per Ebba Andersson, che da un po’ di gare gira intorno a un buon risultato, che però sfugge sempre per qualche motivo. Per Andersson arriva però la consapevolezza di avere una buona forma, cosa che non era sembrato in varie gare precedenti. Riconosciamo i giusti meriti a una lottatrice senza eguali come Jessie Diggins, che si stacca con grande fatica in classico, ma nella frazione a skating mantiene il passo di Johaug e chiude con una positiva quinta piazza a 55’’ dalla norvegese. Molto più staccate, a oltre 2’ di distacco, atlete di classifica come Kerttu Niskanen (7a) e una Heidi Weng (10ma) che potrebbe aver pagato oggi le fatiche della sprint di ieri, dove però era arrivato un podio insperato. 

Prestazione non particolarmente brillante delle due italiane al via; peccato perché generalmente gradiscono questo tipo di gara in doppia tecnica. Anna Comarella conclude la sua fatica odierna in 18ma posizione, miglior risultato stagionale, con un ritardo robusto di + 3:45.2. Caterina Ganz prova a partire più decisa ma sul finire della frazione in classico inizia a perdere irreparabilmente molto terreno dalla compagna di squadra. Per la moenese arriva un 23° posto a più di 5’ da Johaug. 

L’importante sarà ricaricare le pile e raschiare le ultime energie in vista della temibile Final Climb del Cermis, che andrà in scena domani è chiudera quest’edizione del Tour de Ski interamente in terra italiana. 

Cronaca della gara

Inizio piuttosto tranquillo con Slind e la svizzera Faehndrich che dettano il passo lungo le prime salite dell’impegnativo anello da 3,3 km. In corrispondenza dell’intermedio 1,7 km troviamo però già Johaug in testae un gruppo abbastanza allungato. Faehndrich vince il primo bonus point per la classifica sprint in prossimità dello stadio e si rialza. Intorno ai 10’ il “gruppetto” delle atlete alla partenza inizia a sgranarsi velocemente e sembrano farne subito le spese Niskanen, Diggins e Weng; cinque atlete sembrano avvantaggiarsi: Johaug, Slind, Stadlober, Andersson e Parmakoski. In effetti al termine del secondo giro il quintetto ha un vantaggio di 8’’ su una Diggins indemoniata che tenta in tutti i modi di ricucire il gap, trascinandosi dietro Niskanen. Le italiane sono già abbastanza indietro. Quando ci avviamo alla metà gara, il quintetto è diventato un quartetto poiché si è staccata Krista Parmakoski; dietro Niskanen e Diggins inseguono a circa 30’’. 

Non appena cambiati gli sci, Therese Johaug imprime una potente accelerata che mette tutte a fila indiana. Le altre tre atlete di testa non accennano a staccarsi, allora è il turno di Ebba Andersson al comando, prima volta dall’inizio della gara. Ai 35’ di sforzo, in corrispondenza dei 12, 5 km, parte un attacco deciso in salita di Therese Johaug: si crea un piccolo buco, ma Slind prova subito a ricucire. Ai 15 km di gara la situazione sembra chiusa per la vittoria con Johaug che sembra proiettata alla sua prima vittoria in questo Tour. Prima dell’ultimo giro, la trentaseienne norvegese ha un vantaggio rassicurante di 25’’ sul terzetto Andersson, Stadlober, Slind. Nell’ultima giro Johaug non si rilassa, ma prova a guadagnare quanti più secondi possibili su Astrid Slind, in modo da allungare con prepotenza nella classifica generale. Alla fine, Therese Johaug vince con un vantaggio di 30.6’’ sia su Teresa Stadlober, splendida seconda, che sulla rivale e amica Astrid Øyre Slind (3a).

Inutile dire che trovare solo 32 atlete sulla linea del traguardo non è un grande spot promozionale per questo sport e per il Tour de Ski in generale; si deve fare qualcosa per invertire questo trend negativo di partecipazione nel settore femminile.  

CLASSIFICA FINALE (TOP 10)

1. T. Johaug (NOR) 54:53.3

2. T. Stadlober (AUT) + 30.6

3. A. Ø. Slind (NOR) + 30.6

4. E. Andersson (SWE) + 30.7

5. J. Diggins (USA) + 55.0

6. K. Niskanen (FIN) + 2:06.2

7. J. Kern (USA) + 2:10.8

8. K. A. Fosnæs (NOR) + 2:16.8

9. K. Parmakoski (FIN) + 2:19.3

10. H. Weng (NOR) + 2:20.6

Le italiane in gara

18. A. Comarella + 3:45.2

23. C. Ganz + 5:02.1

Per la classifica completa, CLICCA QUI

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