Non solo le Olimpiadi, la Val di Fiemme punta ad ospitare il suo quarto Mondiale di sci nordico. Dopo 1991, 2003 e 2013, l’organizzazione di un nuovo evento iridato è qualcosa in più di una semplice idea. Lo stesso presidente della FISI, Flavio Roda, ne ha parlato in occasione della conferenza stampa per la firma di una lettera di intenti tra i comuni della Valle di Fiemme (Tesero, Predazzo e Ville di Fiemme) e la FISI per la creazione del Centro Federale dello Sci Nordico.
Un atto a cui il presidente della FISI teneva moltissimo: «Sono anni che si parla della creazione di un Centro Federale del Settore Nordico, ma non si è mai fatto nulla. Adesso c’è una grande opportunità – ha dichiarato a Fondo Italia – data anche dalle Olimpiadi, perché saranno costruite qui delle strutture che sono necessarie. Avremo un centro ricerche in collaborazione con le Università di Trento e Verona, qualcosa di innovativo che non esiste attualmente per le discipline nordiche. Una grande opportunità per la valle ma in particolar modo per federazione e giovani».
Il presidente Roda lo considera un po’ il suo lascito allo sci nordico: «Personalmente è proprio quello. In questo periodo devo cercare di fare tutto ciò che possa essere positivo per il futuro, affinchè poi ci sia qualcun altro che porti poi avanti queste iniziative».
Roda vuole ora impegnarsi a un altro obiettivo, riportare il Mondiale di sci nordico in Val di Fiemme: «È sicuramente qualcosa da fare – ha affermato Roda a Fondo Italia a margine della conferenza stampa – forse per il 2033. Se ne era già parlato, ma essendoci allora in atto la candidatura dell’alpino, non si volevano accavallare due candidature che sono sempre difficili da gestire. Adesso che il Mondiale del 2031 è stato assegnato alla Val Gardena, ci possiamo concentrare su questo obiettivo. L’idea è di proporci per il 2033, poi vedremo se l’anno sarà quello. Da presidente della FISI ed essendo anche personalmente nel consiglio FIS, farò di tutto per aiutare a portare il Mondiale qui in Val di Fiemme in quella o un’altra data. Bisogna creare subito la possibilità di portare il Mondiale del Nordico in Italia».