Secondo miglior risultato in carriera per Simone Daprà, che ha concluso al dodicesimo posto la sprint a classico nella sua Val di Fiemme. Un giorno emozionante per il ventisettenne delle Fiamme Oro, galvanizzato dal tifo del pubblico presente. In semifinale il trentino è andato all’attacco in salita, facendo così un favore a Pellegrino, riuscito a qualificarsi come lucky loser.
Daprà non ha voluto ammettere che ci sia stato gioco di squadra: «Non ci siamo messi d’accordo con Pellegrino – ha dichiarato Daprà – prima della partenza gli avevo detto che se avessi avuto ancora energie avrei accelerato sulla seconda salita, perché avevo visto che la prima semifinale non era stata velocissima. La mia speranza era di accelerare tanto e scollinare per primo e che gli atleti alle mie spalle prendessero meno scia per arrivare anche io terzo o quarto. Mi hanno saltato tutti, il gioco delle scie qui è troppo importante. Ma non ho rimpianti, anziché essere passivo in quarta posizione e arrivare giù con atleti più potenti di me nella parte alta e più pesanti, chiudendo comunque sesto, mi sono almeno giocato tutte le mie carte».
Forti le emozioni vissute: «Sull’ultima salita è stato bello, il pubblico di casa ha fatto un grande tifo e gli ho voluto concedere un’ultima sparata finale. È stata una bella emozione su quella salita, anche nei quarti di finale quando ho quasi chiuso il gap con Chicco. È stata una giornata positiva».
Buoni segnali per Daprà in vista del finale del Tour de Ski: «Curioso che i miei due migliori risultati in carriera siano arrivati entrambi in una sprint. Oggi mi è piaciuto il fatto che sull’ultima salita sono passato da quarto a primo, significa che lo spunto c’è. Domani sarà una faticaccia, ma vediamo cosa esce. Cercheremo di fare il massimo».