Val di Fiemme – Il volto di Giacomo Gabrielli è quello di chi ha qualche rimpianto e consapevolezza di essere perfettamente in grado di giocarsi qualcosa di più, sintomo di una squadra azzurra che, al netto delle tante assenze in questo finale di Tour de Ski, sta comunque complessivamente crescendo. A Fondo Italia, il trentino spiega a cosa è dovuto il suo dispiacere che è però, per aver perso per un soffio la possibilità di fare anche meglio di com’è andata, con il suo 14esimo posto.
“Sicuramente avrei preferito arrivare tra i primi due, sapevo che era un obiettivo fattibile, poi ho appena saputo di aver preso un cartellino giallo, non me lo aspettavo perché non avevo visto proprio il ragazzo dietro di me che arrivava, però sono contento perché è una conferma che in classico ci sono. Questa è la mia ultima gara ma ora posso guardare alle prossime positivamente”
“Giocato” in casa quest’oggi, il fiemmese del CS Esercito ha raccontato le emozioni vissute in questa giornata.
“L’unica gara che fanno qui è appunto nel Tour de Ski nella quinta, sesta tappa e di solito o non mi qualificavo per il Tour oppure non riuscivo ad arrivarci, quindi questo è un grande traguardo in vista delle Olimpiadi del prossimo anno e io ci credo tanto. In questo mese ci sono ancora tante sprint a classico da poter fare, sono molto motivato. Peccato perché volevo almeno la semifinale”
Una gara, quella odierna, che lo fa guardare avanti anche verso quel traguardo del 2026 che oggi, con questa prova pre-olimpica, si fa sempre più vicino.
“Questo è un premio. Io ho sempre creduto di avere tanto di più da poter dare, sia perché a volte mi bloccavo io, sia perché non mi veniva data la possibilità di gareggiare, così quando ho saputo che avrei avuto le Olimpiadi in casa ci ho sempre creduto, qualcosa in me è cresciuto, e ho fatto tutto il possibile in modo da non avere rimpianti a fine carriera. Le strade dopo Dobbiaco erano due, andare in FESA Cup per provare a raggiungere il primo posto in classifica generale, o restare qui. Non è stata una scelta facile, ci ho pensato molto ma alla fine ho preferito venire qui in casa con il mio format preferito e ne è valsa la pena”