Edvin Anger ha finora avuto un Tour de Ski di alto livello ed è attualmente secondo nella classifica generale quando mancano le ultime tre tappe del tour: tutto merito in particolare dell’inseguimento di Dobbiaco in cui ha realizzato il migliori tempo di giornata, partendo con il pettorale 14 e chiudendo in seconda piazza. Il giovane svedese, però, vola basso. “Non sono ancora il favorito per il podio” ha detto SVT sport in un’intervista di ieri pomeriggio.
Forse ci crede davvero, forse semplicemente cerca di togliere attenzione – e quindi stress – da sé in vista dei prossimi appuntamenti: un podio significherebbe rivedere un atleta svedese nelle prime tre posizioni per la prima volta da 10 anni, quando fu Marcus Hellner a raggiungerlo nel 2015. Dopo il ritiro di Harald Oestberg Amundsen, lo svedese ha un temibile avversario in meno e poco più di un minuto fino al nuovo terzo, l’austriaco Mika Vermeulen.
“So che ho bisogno di più tempo possibile anche solo per avere una possibilità nella Final Climb. Probabilmente ho bisogno di qualche minuto in più rispetto al terzo e al quarto per sentire di avere una reale possibilità di podio”
La rincorsa a questo obiettivo importante parte questa mattina, con la sprint, un format pienamente alla portata di Anger e sua specialità, ma la gara chiave prima della scalata del Cermis è quella di sabato. “So di poter andare veloce se ho buoni materiali, ma so anche che nello skiathlon di sabato dovrò fare una delle gare della mia vita per essere davanti e non perdere secondi”