Nella 20 km a skating individuale del Tour de Ski vinta quest’oggi dal norvegese Harald Oestberg Amundsen, Lorenzo Romano è stato il secondo degli azzurri nella classifica finale (meglio di lui solo Elia Barp, 23simo), con un 38simo posto a 2’11”. Al termine della competizione l’atleta del Centro Sportivo Carabinieri ha parlato ai microfoni di Fondo Italia: “Sono stato da solo tutta la gara e questo fa parte del gioco, ma sono comunque soddisfatto perchè è stata una cronometro contro me stesso, spingendo sempre a tutta in solitaria. In cima ero in buona posizione e facendo poi tutta la discesa da solo ho sicuramente perso rispetto agli altri, anche se sono andato al mio massimo. C’era un po’ di vento contrario scendendo e potersi dare il cambio avrebbe aiutato, ma è andata cosi ormai”.
Il cuneese ha parlato poi del format di gara, esprimendo un giudizio positivo e alcuni suggerimenti sulle regole che si potrebbero introdurre in casi come questo: ”A me questo tipo di gara è piaciuto tanto, anche se dovrebbe essere come nel ciclismo, con un tracciato così non dovresti poter prendere la scia di qualcuno, perché fa molta differenza. Con un percorso più selettivo, potrebbe anche starci la scia, ma così era più una questione di fortuna nel trovare qualcuno che va forte per fare il ritmo insieme”.
Anche Giovanni Ticcò ha voluto esprimere a Fondo Italia la sua soddisfazione per il 40simo posto odierno, terzo degli italiani in gara: ”Sono molto soddisfatto di quanto ho fatto, ci tenevo tanto a questa gara perché è adatta alle mie caratteristiche ed ero molto gasato di farla anche questa mattina. Ho trovato Coradazzi in cima e per scendere era una cronometro come nel ciclismo, ci siamo dati cambi regolari ed è stato molto divertente scendere all’arrivo cosi. Stare insieme ci ha aiutato e ci incitavamo a vicenda, andare così mi è piaciuto e mi ha gasato molto. E’ stato uno sci di fondo d’altri tempi con un giro unico di 20km, paesaggi mozzafiato, tutto molto bello.”
43simo al traguardo quest’oggi a Dobbiaco, l’atleta del Centro Sportivo Esercito, Paolo Ventura: “Il francese Desloges (8° all’arrivo) mi ha preso al quinto km, io nel frattempo ero partito con un buon ritmo anche se non mi sembrava di stare benissimo e non avevo grandi gambe oggi. Il transalpino andava veramente forte, mi ha staccato a due km dalla cima, anche se lo avevo a vista non sono più riuscito a riprenderlo, perché era in un gruppetto con altri due. Poi scendendo ho perso abbastanza perché ho fatto tutto il rientro a Dobbiaco da solo, ma è andata cosi e non potevo fare altro. All’inizio non stavo bene, quando mi ha preso il francese mi sono un po’ sbloccato e fino in cima non mi sembrava di andare male, poi scendendo in solitaria ho cercato di limitare i danni, in un gruppetto da tre sarebbe stato sicuramente meglio”.