Molto poeticamente, questa fine dell’anno ha proposto al femminile un podio tutto composto di veterane. Come a Davos, anche Dobbiaco ha avuto sul podio della 20km individuale (a skating anziché in classico) tre atlete nate nel 1988: Astrid Oeyre Slind, che ha fatto valere tutta la sua esperienza nel circuito di lunghe distanze, Therese Johaug – le due staccate di soli 3″ e Kerttu Niskanen.
Forse della sua esperienza nelle lunghe distanze, Slind ha saputo rendere al meglio nell’anello di 20km che dalla Nordic Arena ha percorso tutta la Valle di Landro fino al punto panoramico delle Tre Cime di Lavaredo, passando per le rive del lago di Dobbiaco: dopo la salita costante di 10 km e una discesa in cui ha riguadagnato sulla compagna di squadra, Slind ha concluso alla grande in gruppo con Katherine Stewart-Jones, superando una Johaug comunque in grandissimo spolvero anche sui tratti di discesa più ostici per le sue caratteristiche.
“La pista scorreva in maniera pressoché perfetta. È stata una delle gare più divertenti che abbia mai fatto” ha raccontato la norvegese a VG “Con un terzetto di atlete abbiamo fatto la discesa a tutto gas. Credo che Ilar abbia fatto di tutto per farmi vincere. È una sensazione che non ha eguali. È troppo bello perché possa accadere ogni volta, ma mi piace”
Nonostante la vittoria sfuggitale di un soffio, Johaug si è detta soddisfatta per la sua gara ai microfoni di VG, in particolare per la gestione della gara: “Sono molto contenta perché non ho iniziato troppo forte e sono rimasta in gara per tutto il tempo. Credo sia la migliore gara che ho fatto a Dobbiaco” ha dichiarato Johaug a VG.
Questa sera niente veglione per la carovana del Tour de Ski; domani infatti gli atleti saranno impegnati in una 15km in classico con partenza ad inseguimento, in cui le due norvegesi avranno un solo obiettivo: togliere il pettorale di leader del Tour alla statunitense Jessie Diggins. Per farlo, le due potranno lavorare in coppia.
“È molto importante aver ottenuto quei secondi oggi. Dobbiamo solo andare forte fin dall’inizio. Il punto di partenza di domani è assolutamente ottimale ed è esattamente quello di cui abbiamo bisogno, perché Jessie era in vantaggio di parecchio. È possibile pareggiare i conti domani, ma tutto deve funzionare al meglio” ha spiegato Slind.
E Johaug concorda con la compagna di squadra: “Forse questo è l’aspetto che più mi soddisfa (il recupero in classifica generale, ndr). È stata una giornata importante per me e Astrid. Dovevamo guadagnare qualche secondo su Jessie e ottenere i secondi necessari in vista dell’inseguimento di domani. 36 secondi da recuperare sono tanti per Jessie domani, mentre Astrid e io potremo partire insieme”.
