DOBBIACO – Federico Pellegrino lo aveva spiegato domenica, al termine della Mass Start in classico chiusa in un’incoraggiante top 10, che la gara di oggi la 20km in tecnica libera sul tracciato unico delle Tre Cime, che costeggiava le rive ghiacciate del lago di Dobbiaco, sarebbe stata una delle gare più difficili della kermesse per lui, in cui bisognava difendersi e cercare di sfruttare gli atleti vicini in startlist il più possibile. Per il valdostano delle Fiamme Oro, che il nostro inviato Giorgio Capodaglio ha raggiunto al termine della gara in Mixed Zone, il risultato non è stato forse quello sperato, con il 51esimo posto, ma soprattutto sopra i 2 minuti di distacco dal vincitore Amundsen.
“È stata dura. sapevo che la gara di oggi sarebbe stata la più dura in calendario assieme poi allo skiathlon. Ho cercato di affrontare la gara con il rispetto giusto, ho cercato di fare del mio meglio ed è andata così”
Abbiamo anche chiesto all’azzurro un’opinione su questo format di gara abbastanza inedito per la Coppa del Mondo, sviluppato su un giro “secco” di 20km, visto quanto oggi ha fatto davvero la differenza – oltre ad avere un gran motore e ottimi sci – riuscire a formare un treno con altri atleti lungo il tracciato, in particolare in discesa.
“Oggi sicuramente è stato così. Poi nel nostro sport va così, non si può pensare di partire un atleta al minuto”
Archiviata questa prova affascinante, ma anche estremamente impegnativa, testa a domani: il giorno di Capodanno potrà essere utile per provare a risalire la china della classifica generale nella 15km a Inseguimento in classico.