Per l’ultimo giorno dell’anno, il programma del Tour de Ski prevede una gara tutta nuova e assolutamente unica nel suo genere nel panorama della Coppa del Mondo di sci di fondo, che di certo verrà apprezzata dai “tradizionalisti” degli sci stretti e che porterà pepe nella competizione. Come preannunciato nei giorni scorsi da atleti e tecnici, infatti, la “gara delle Tre Cime” si preannuncia come una delle gare più decisive della competizione assieme allo skiathlon della Val di Fiemme, ancor di più della Final Climb del Cermis.
Un tracciato inedito, che avrebbe dovuto trovare spazio già lo scorso anno con un Inseguimento poi annullato per mancanza di neve: 20km a skating con partenza ad intervalli sulle tracce della 3 Zinnen Ski Marathon, che porterà i migliori atleti del mondo fuori dalla Nordic Arena alla scoperta della Valle di Landro attraverso i punti panoramici del lago di Dobbiaco , fino al cospetto delle maestose Tre Cime di Lavaredo, simbolo delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Su un anello unico, i fondisti saranno veramente soli, sarà difficile se non impossibile creare trenini, e gli atleti dovranno fare affidamento solo sulle proprie forze nei primi 10km in salita e sui successivi 10km in discesa.
Gara che sicuramente si addice di più agli atleti che hanno un miglior feeling con le lunghe distanze, mentre altri dovranno puntare a difendersi ancor più che in altre circostanze e che può fin da ora garantire importanti rimescolamenti in classifica. Si partirà alle 11.30 con la gara maschile e alle 14.45 con la femminile.
Dopo le assenze annunciate di Simone Mocellini e Nadine Laurent, gli italiani a via sono 15: 11 uomini e 4 donne. Se Federico Pellegrino (60), attualmente sul podio generale, dovrà cercare di limitare i danni in classifica nella gara, sulla carta, a lui più sfavorevole di questo Tour, c’è curiosità per così i giovani azzurri Martino Carollo (42) e Davide Graz (5) con Paolo Ventura (19) osservato speciale sui tracciati duri. Al via naturalmente anche Martin Corradazzi (6), Giovanni Ticcò (7), Lorenzo Romano (18), Simone Daprà (17), Elia Barp (30), Giacomo Gabrielli (59) e Michael Hellweger (78). Tra le donne, Anna Comarella (11) e Caterina Ganz (20) puntano decise a far bene nella gara di domani, anche in virtù di quanto fatto vedere nella Mass di ieri. Nicole Monsorno (42) e Federica Cassol (44) dovranno invece cercare, di non perdere più del 20% rispetto al tempo della leader del Tour nelle prossime due giornate per poter prendere parte alla sprint in programma in Val di Fiemme.
Al maschile, il leader Klæbo – che partirà con il 58 un minuto prima di Pellegrino – sarà osservato speciale: in una tecnica che indubbiamente predilige e su un tracciato la cui planimetria si presenta adatto comunque alle sue caratteristiche, dovrà cercare di limitare però i danni mentre i favoriti della tappa, Simen Krüger (40) su tutti ma anche Harald Amundsen (44), attualmente staccati in classifica generale ma non ancora sconfitti: tutto dipenderà da quanto riusciranno a guadagnare Krüger e Amundsen sul lungo tracciato di domani. Da tenere d’occhio anche gli scalatori, su tutti l’austriaco Vermeulen (54) e il transalpino Lapalus (35), che vorranno anche ottenere punti per la classifica Climb.
Al femminile, Jessie Diggins (57) parte certamente per salire sul podio anche nella “Tre Cime”, vista la sua preferenza per la tecnica libera. Chi però si trova ancora meglio è Therese Johaug (49), che punta alla seconda vittoria: si può immaginare una lotta a due stellare su un tracciato che nei primi 10km avvantaggia la norvegese ma che, nella seconda parte perlopiù in discesa, avvantaggia invece la statunitense. Potrebbe venir fuori anche Ebba Andersson (31), apparsa in ripresa, così come Heidi Weng (35), Krista Parmakoski (45) e Astrid Oeyre Slind (55) potrebbero prenotare un posto sul podio; la scalatrice Sophia Laukli (28), finora apparsa in difficoltà, potrebbe gradire la prima parte del tracciato e inseguire il pettorale di scalatrice. Chi dovrà invece difendersi a skating è Kerttu Niskanen (39), attualmente seconda.