Non è sicuramente una novità assistere a schermaglie e botta e risposta che coinvolgono svedesi e norvegesi, da sempre accesi rivali nello sci di fondo. Anche dopo la mass start in classico andata in scena ieri a Dobbiaco e valida come secondo appuntamento del Tour de Ski, c’è stato spazio per qualche tensione post gara, che ha coinvolto, in particolare, William Poromaa e alcuni elementi della nazionale norvegese. Il motivo? Un contatto in pista proprio tra lo svedese classe 2000 e Martin Løwstrøm Nyenget.
L’episodio incriminato si riferisce all’ultimo giro, proprio al momento dell’imbocco della salita conclusiva che porta verso la discesa e il rettilineo finale della Nordic Arena. Lì, nel cercare il binario giusto, Poromaa e Nyenget si sono toccati, rischiando entrambi di cadere e perdendo qualche metro rispetto a Valnes e Klæbo, che guidavano in quel momento il gruppo di testa.
Di seguito, il frame che immortala il contatto:
Poco dopo la fine della gara, Poromaa – che ha poi concluso al 10° posto – lamenta di essere stato ostacolato dal norvegese, ai microfoni di Expressen: “Mi è sembrato un peccato, avevo una buona posizione nell’ultima salita, quindi penso di essere stato un po’ bloccato“. Si esprime anche, Nyenget che in riferimento alla bagarre nel gruppo dichiara a Viaplay: “Poromaa è quello che crea più problemi di tutti al mondo”. Poi aggiunge: “Io non ho fatto niente di sbagliato, ma quando vieni ostacolato pensi sempre che sia colpa dell’altro”. Pronta la risposta dello svedese che con ironia ribatte: “Quello che crea più problemi al mondo? Peggio di Putin? Sono parole forti. Io penso che sia stato lui a creare la situazione nell’ultima salita, quindi non so a cosa si riferisca”.
A rincarare la dose, anche le parole di Harald Østberg Amundsen e Johannes Høsflot Klæbo, intervenuti sull’argomento ai microfoni di VG. Il primo a esprimersi è Amundsen, che punta il dito contro gli svedesi: “Ti dirò che se c’è qualcuno che provoca problemi, sono Poromaa ed Edvin Anger. Quando sono nel gruppo dovrebbero considerare di essere un po’ più attenti in alcuni momenti. Siamo tanti e tutti devono fare attenzione. Alcuni di questi ragazzi potrebbero essere più attenti. Si arrabbiano molto quando succede qualcosa intorno a loro, ma sono loro stessi a creare molte situazioni”. E’ dello stesso avviso Klæbo, che non usa mezzi termini: “Non siamo certo scioccati dal fatto che Poromaa sia coinvolto in incidenti. Non è una novità. Ha fatto un giro qui e stava per finire nei guai anche con i suoi compagni di squadra. Quindi diventa difficile, non c’è dubbio che ci sia caos”.