Il Tour de Ski non sembra iniziato con il piede giusto per la Svezia, tra le maggiori deluse della sprint di Dobbiaco che ieri ha aperto la kermesse tutta italiana. Nessun piazzamento sul podio, la nazionale svedese ha anche dovuto far fronte a qualche episodio sfortunato, con la caduta ai quarti di Johanna Hagström e la rottura del bastone in finale di Maja Dahlqvist, oltre all’eliminazione – forse per gestione tattica non eccellente – di Linn Svahn alla prima batteria. Ora, dalla Svezia giungono notizie riguardo al ritiro anticipato di alcuni atleti, prima della conclusione del Tour de Ski.
La notizia principale è l’annuncio del ritiro di Johanna Hagström che, causa raffreddore, salterà la mass start di Dobbiaco. A dare aggiornamenti sulla svedese è il medico della nazionale Rickard Noberius, che in un comunicato annuncia: “Johanna Hagström ha sviluppato lievi sintomi di raffreddore. Stiamo quindi prendendo precauzioni prima chepeggiori e Johanna farà ritorno verso casa, interrompendo il Tour de Ski”.
Ma quello di Hagström potrebbe non essere l’unico forfait nella squadra svedese: come riportato da Expressen, anche Maja Dahlqvist ed Emil Danielsson sembrano aver già fissato la possibile “data di scadenza” del proprio Tour de Ski, pianificando un ritiro anticipato appena dopo la sprint della Val di Fiemme, in programma per il prossimo 3 gennaio. Il motivo è da ricondurre alle caratteristiche dei due atleti, tutti votati alle sprint e quindi particolarmente interessati a provare il tracciato della sprint fiemmese – che si riproporrà in maniera fedele in occasione delle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 – per poi spostare il proprio focus sulla preparazione dei Mondiali.
Una scelta che potrebbe accomunare diversi atleti, anche non svedesi, che – avendo come obiettivo principale quello delle sprint – potrebbero dunque accontentarsi di correre sul tracciato olimpico della sprint, per poi mettere da parte le successive due gare. Va tuttavia sottolineato che, nella volontà di lasciare il Tour dopo la sprint, molti atleti potrebbero essere dissuasi dal fatto che anche lo skiathlon del giorno successivo costituirà un importantissimo test preolimpico, considerando che si svolgerà su tracciati completamente rinnovati e inediti.
E infatti la porta alla disputa di tutte le gare non è completamente chiusa per Danielsson, che spiega: “Gli ultimi due giorni non sono qualcosa a cui miro. Ma correrò lo sprint in Val di Fiemme, dopo prenderò la decisione definitiva”. Stessa storia per Dahlqvist, che ai microfoni di Expressen ammette: “Anche prima della stagione, il mio piano era di correre solo fino alla seconda sprint. Ma ovviamente l’idea era anche di andare a Lillehammer e Davos, due tappe che ormai mi sono persa. Se i piani sono cambiati? Il piano di base è ancora quello di percorrere solo la seconda sprint, ma ragiono giorno per giorno. In ogni caso sono le sprint la cosa più importante per me”.
Ovviamente l’augurio è quello di vedere il maggior numero di atleti portare a compimento il Tour de Ski, considerando che – vista la difficoltà e la collocazione ravvicinata delle tante gare – già riuscire a partecipare a tutte le gare è da considerare un grande traguardo a cui ambire. Senza dimenticare che, superati sprint e skiathlon della Val di Fiemme, è l’ultima gara la più affascinante di tutte. L’iconica salita dell’Alpe Cermis, la massacrante sfida con i pendii fiemmesi che – non a caso – ogni anno risulta tra gli eventi del fondo più seguiti a livello internazionale.