Ventitre vittorie in carriera, se si considera anche la vittoria finale di due Tour de Ski, otto arrivate in Italia (due ufficializzate in Val di Fiemme per la vittoria del TDS), addirittura cinque a Dobbiaco. Jessie Diggins ha un feeling speciale con la Nordic Arena, la pista dove ha ottenuto più successi nella sua bellissima carriera.
Una storia partita nel gennaio 2016, quando a 25 anni ancora da compiere, la statunitense si impose nel prologo da 5 km a skating, al termine di una gara tiratissima, che la vide trionfare con 0”9 di vantaggio su Heidi Weng e 1”5 su Østberg. L’anno successivo, sempre su distanza di 5 km, Diggins vinse la sua terza gara di Coppa del Mondo, chiudendo davanti a Parmakoski e Maubet Bjornsen. Numeri impressionanti quelli italiani della statunitense, che dopo una fase con pochi successi, si presentò in grande forma al Tour de Ski 2020/21, quasi trentenne, conquistando il successo a Dobbiaco nella 10 km a skating, battendo la connazionale Brennan e la svedese Ebba Andersson.
Una vittoria, allora l’ottava in carriera, che la lanciava verso il successo nel Tour de Ski e la prima Coppa del Mondo della sua carriera. Nel 2021/22 non si gareggiò a Dobbiaco, mentre nella stagione 2022/23, Diggins salì due volte sul podio senza vincere. Poi la passata stagione, quando la statunitense fu superlativa nell’inseguimento a skating del 1 gennaio, dominando la gara ed entusiasmando il pubblico presente. Un successo netto e bellissimo, in una gare che la lanciò verso la vittoria del suo secondo Tour de Ski e anche della Coppa del Mondo.
Poi la giornata di oggi, la sprint a skating nella quale Diggins non partiva favorita. Lei stessa ha però detto di appuntarsi tutto ciò che le accade in ogni gara, segnarsi le tattiche utilizzate, ciò che ha funzionato meglio e quello che invece è andato storto, per poi mettere tutto da parte e visualizzare la competizione del giorno successivo. Probabilmente proprio questo database che lei stessa ha scritto nel corso degli anni le è servito su una pista che nessuna atleta al mondo sa interpretare bene quanto lei.
“Amo l’Italia – aveva scritto qualche giorno fa in un articolo pubblicato su The Athletic – amo la pasta, la gente e le loro montagne frastagliate. È anche dove ho ottenuto la mia prima vittoria e il mio primo podio in Coppa del Mondo. Qui ho ricordi davvero speciali”. E continua a costruirsene Diggins, capace di presentarsi in pista col sorriso, salutare un tecnico Salomon augurandogli buon Natale, sempre con le guance colorate dal glitter.
Un personaggio splendido, che ha nell’Italia e in Dobbiaco la sua località preferita, tanto da passare il Natale nella vicina Anterselva ad allenarsi. E chissà, magari tra qualche anno, quando avrà chiuso la sua carriera, Diggins tornerà da queste parti in vacanza, a rivivere nella memoria le emozioni provate in Val Pusteria nel corso di questi anni. E magari, chissà, in futuro le verranno consegnate anche le chiavi della città. In fin dei conti, chi le meriterebbe di più?