E’ stato un assolo targato Norvegia quello andato in scena ieri nella cornice della Veltins Arena di Gelsenkirchen, in occasione della 21ª edizione del World Team Challenge. A spezzare il digiuno di biathlon delle vacanze ci hanno pensato Sturla Holm Lægreid e Karoline Offigstad Knotten protagonisti di un back to back con trionfo prima nella mass start e poi nell’inseguimento conclusivo dello show event tedesco. A fare la differenza, una precisione al poligono ben al di sopra degli avversari, che ha permesso alla coppia norvegese di portare a casa un 76/80 al poligono, concedendo solo 4 errori totali su 16 sessioni di tiro.
Per la cronaca completa della gara, CLICCA QUI.
A impressionare è in particolare la prova di Lægreid che su 8 poligoni totali ha commesso un solo errore nella mass start, chiudendo invece senza sbavature l’inseguimento: “Non ho toccato la carabina nell’ultima settimana, questa era la prima sessione al poligono ed è andata piuttosto bene. Forse dovrei smettere di allenarmi (ride, ndr)“. Una prova in linea con la reputazione di Lægreid, che fa della costanza al poligono il suo punto di forza. E il suo score in Coppa del Mondo ne è la riprova: 10 errori totali in stagione, su 10 gare disputate (tra format individuali e di squadra), che fanno di Lægreid uno dei cecchini più affidabili del circuito (92,3% nei format individuali).
Lægreid a parte, anche per Knotten il bilancio del World Team Challenge 2024 è assolutamente positivo, con 3 errori totali (2 nella mass start e 1 nell’inseguimento): “I segreti della precisione al poligono? Abbiamo cercato di essere rilassati al tiro – spiega Knotten a Eurosport – Anche sapendo che qui c’è un giro di penalità corto, la cosa migliore è sempre non sbagliare al poligono”. Poi, spazio a una considerazione sull’entusiasmo percepito all’interno dello stadio di Gelsenkirchen: “E’ fantastico, ci sono così tante persone. Il volume è molto alto e l’atmosfera è davvero bella. Ho fatto quello che potevo per restituire qualcosa al pubblico”. Un giudizio a cui si accoda anche Lægreid: “Sicuramente torneremo l’anno prossimo!”.