E’ un pimpante Martino Carollo quello che la sprint di Dobbiaco – gara di apertura del Tour de Ski – consegna al tanto e appassionato pubblico italiano presente. Ottimo 13° in qualificazione, nelle batterie si è poi dovuto fermare di fronte a avversari di ben altra esperienza in Coppa del Mondo, chiudendo al 27° posto la sua gara. Intervistato da Giorgio Capodaglio, inviato a Dobbiaco per conto di Fondo Italia, l’azzurro classe 2003 racconta le sue sensazioni a caldo.
In apertura, spazio a alcune riflessioni sul risultato in generale e sui segnali verso il prosieguo del Tour: “La batteria scelta perché veloce? In tanti hanno avuto la mia stessa idea, alla fine il tempo era buono. Peccato che ce n’erano tanti che andavano davvero forte. Qua il livello è davvero alto, basta un niente e io ce l’ho messa tutta. Sono un po’ dispiaciuto perché comunque in qualifica ero riuscito a fare un bel risultato, quindi sto bene. Oggi c’era la possibilità di far bene però non sono comunque così dispiaciuto perché è il promo giorno. Io sono abbastanza polivalente, quindi sicuramente da domani ci sono nuove possibilità”.
Importante per Carollo il risultato della 10 in classico di FESA Cup a Slingia, che lo aveva qualificato per le gare di Davos che hanno preceduto il Tour de Ski: “Mi sono qualificato con il risultato in una distance? Sì, esatto. Addirittura in classico che è la tecnica un po’ meno preferita per me. Però quest’anno ci ho lavorato tanto e anche in quello mi sento migliorato. Domani è una gara sull’uomo e sarà molto interessante”.
Ora l’obiettivo diventa superare i quarti di finale, per migliorare ulteriormente un iniziodi carriera ai massimi livelli che fa ben sperare. Nel farlo, Carollo potrà contare sui consigli di un grande Federico Pellegrino, che il giovane azzurro ritiene un vero punto di riferimento: “Se sono soddisfatto delle due qualificazioni consecutive? Sì, vuol dire che i frutti si vedono. E’ quello per cui ho lavorato ed è una cosa che mi rende orgoglioso e mi dà fiducia. So che ho fatto il percorso giusto, quindi adesso che questo primo grosso ostacolo è abbastanza superato, il secondo ostacolo diventerà provare a superare i quarti di finale. L’unico modo è provare a buttarsi in mezzo, farne un po’ e prima o poi a forza di imparare e di trovarsi nella posizione giusta poi arriverà questo risultato. I consigli di Pellegrino? Bisogna tenerselo stretto in questo poco tempo che rimane della sua carriera. Io sono in rampa di lancio ed è un ottimo modo per imparare”.