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Sci di fondo

Sci di fondo – Subito Diggins! Bel successo di Jessie nella sprint di Dobbiaco, prova di apertura del Tour de Ski. Fuori ai quarti le azzurre

Photo credits: Federico Angiolini

Con una prova di grande intelligenza tattica e con la sua solita tenacia, Jessie Diggins vince la prima prova del Tour de Ski, la sprint a skating di Dobbiaco, e si mette subito al comando della classifica, partendo nel migliore dei modi nella corsa a tappe di cui è la detentrice del titolo. L’americana è stata brava a sfruttare le assenze e le disavventure delle principali rivali. Seconda vittoria in carriera per lei in una sprint. Ottimo secondo posto per Jasmi Joensuu e torna sul podio anche Nadine Faendrich dopo un periodo un po’ complicato. Fuori subito Cassol e Monsorno che finiscono 21esima e 17esima.

Prendono il via alle 14.30 le fasi finali della sprint a skating di Dobbiaco e l”attenzione è rivolta su Federica Cassol, fantastica vincitrice della qualificazione. L’azzurra, al via nella terza serie, è attesa alla conferma nel pomeriggio dopo la grande prestazione del mattino, ma la concorrenza si preannuncia agguerrita, con la pattuglia delle svedesi e Diggins a guidare il gruppo delle rivali principali.

Nei quarti di finale da segnalare l’eliminazione della forte svedese Linn Svahn, che nella seconda batteria tiene le code di Fossesholm, ma poi nel rettilineo finale viene beffata sul traguardo da Gimmler e non ha il tempo per il ripescaggio, così come Monsorno, quarta. Cassol fatica nel suo quarto di finale, che affronta sempre al centro del gruppetto, poi viene un po’ chiusa nella salita dalle rivali, di certo più esperte di lei in queste prove (Dahlqvist, Faendrich), perde qualche metro e si gioca in spaccata il quarto posto, che comunque non sarebbe valso per il ripescaggio, con Moa Ilar, che la beffa però di 2 centesimi e viene subito eliminata. Peccato per la giovane azzurra che non riesce dunque a confermarsi, dopo che aveva mostrato un’ottima condizione nella qualifica, dove, forse, la vittoria inaspettata le ha fatto perdere un po’ di energie nervose di troppo. Caduta ed eliminazione per Lotta Udnes Weng nella quarta batteria, dominata dalle finlandesi Kahara e Niskanen. Altra caduta e colpo di scena nell’ultimo quarto, con Hagstroem che finisce a terra alla prima curva dopo essersi toccata con Quintin e si lancia poi in un disperato inseguimento, che però non ha successo anche perchè Diggins controlla molto bene la batteria tenendo il solito ritmo elevato. L’americana vince e va in semifinale, mentre la forte svedese è fuori.

Le semifinali vedono quindi ai nastri di partenza una sola svedese (Dahlqvist), grande sorpresa considerato lo strapotere di questa formazione al femminile nelle sprint, mentre ci sono ben tre rappresentanti per Norvegia e Finlandia e anche due svizzere. Joensuu e Dahlqvist fanno valere la loro maggior potenza nella prima semifinale e conquistano un posto per l’ultimo atto. Brivido negli ultimi metri per la finlandese che stava dominando la prova, ma poi si è piantata nel rettilineo finale, salvandosi per pochi centimetri dalla rimonta di Myhre. Quarta Fossesholm che ha provato a farsi vedere nei tratti in salita, ma ha pochi pagato il suo minore spunto veloce rispetto alle avversarie. Le due norvegesi sono eliminate con un tempo troppo alto e quindi Myhre sarà fuori da una finale di una sprint per la prima volta in questa stagione. La seconda semifinale vede al comando nelle prime battute Faendrich, tallonata da una Diggins più cauta del solito. L’americana prende la testa nell’ultima salita, alza il ritmo e fa un po’ di selezione, tenendo dietro sul traguardo Fosnaes, che batte Faendrich in spaccata per un’incollatura. Nessuno sconforto, però, per la svizzera che è comunque in finale come lucky loser, insieme alla connazionale Anja Weber.

La finale è quindi inedita e abbastanza a sorpresa (3 pettorali sopra il 20) e si prospetta come molto equilibrata, senza una grande favorita. Joensuu vuole tenere alta l’andatura nella prima parte, poi però inizia ad esserci una fase un po’ di studio. Nella prima discesa Dahlqvist rompe il bastoncino e non trova nessuno che gliene passi uno, rimanendo così fuori gara. Joensuu risponde agli attacchi di Diggins sulla salita e tiene la testa, ma nel rettilineo finale ancora una volta la finnica cede e l’americana va così a trionfare. Ottimo comunque il secondo posto di Joensuu, miglior risultato in carriera. Terza è Faendrich, quarto posto per Fosnaes e quinta Weber.

La gara di oggi ci ha mostrato, ancora una volta, come le fasi finali della sprint sono tutta un’altra storia rispetto alla qualificazione. Infatti molte atlete che avevano brillato nella mattinata si sono un po’ spente nella fase ad eliminazione (Cassol compresa) e a giocarsi il successo sono giunte alcune fondiste con pettorale molto alto. L’appuntamento è per domani con la seconda tappa, una 15 km mass start in tecnica classica.

Classifica finale, TOP 10

  1. Jessie Diggins (USA)
  2. Jasmi Joensuu (FIN)
  3. Nadine Faendrich (SUI)
  4. Kristin Austgulen Fosnaes (NOR)
  5. Anja Weber (SUI)
  6. Maja Dahlqvist (SVE)
  7. Julie Myhre (NOR)
  8. Helene Marie Fossesholm (NOR)
  9. Kerttu Niskanen (FIN)
  10. Laura Gimmler (GER)

Le italiane

17. Nicole Monsorno

21. Federica Cassol

Le classifiche complete QUI

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