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Biathlon

Biathlon auf Schalke – “L’obiettivo è una tripletta storica”: Claude e Simon inseguono il tris a Gelsenkirchen

Photo Credits: Dmytro Yevenko

Mancano ormai poche ore al via della 21ª edizione del World Team Challenge, rassegna che nel tardo pomeriggio metterà di fronte molti dei migliori atleti del biathlon mondiale in un emozionante show event. Nella cornice della Veltins Arena di Gelsenkirchen, nel quartiere di Schalke che dà il nome all’evento, le 10 coppie in gara si preparano a sfidarsi, con l’attenzione rivolta, in particolare, al duo francese. Il tandem composto da Julia Simon e Fabien Claude è infatti reduce da due vittorie nelle ultime due edizioni. L’obiettivo? Mettere a segno una iconica tripletta.

Intervistato da Nordic Magazine, Claude ha infatti sottolineato la ferma volontà di provare a ripetersi nuovamente, mirando a una terza vittoria consecutiva che nelle prime 20 edizioni non è mai riuscita a nessuno: “Il fatto che abbiamo vinto le nostre prime due edizioni insieme a Julia (Simon, ndr) ti fa venire voglia di tornare ogni volta. Soprattutto, siamo i campioni in carica, quindi dobbiamo difendere il nostro titolo. Soprattutto, siamo i ‘defending champions’, quindi dobbiamo difendere il nostro titolo. L’obiettivo è quello di realizzare una storica tripletta”.

Il focus per il francese è rivolto nello specifico alla rapidità al poligono, che potrebbe risultare fondamentale vista la ristretta dimensione del giro di penalità: “Qui il tempo di tiro conta molto perché i giri di penalità sono inferiori a 10 secondi. Con Julia abbiamo tutte le carte in regola per avere successo e ottenere ottimi risultati. L’anno scorso avevamo un margine molto ampio, quindi ci baseremo su quello e proveremo a stare davanti semplicemente facendo il nostro lavoro normalmente. Siamo molto fiduciosi nelle nostre capacità”.

Riguardo invece all’ambiente caloroso e carico di grande entusiasmo che accompagnerà l’evento di Gelsenkirchen, Fabien Claude aggiunge: “È un’atmosfera che non si può trovare da nessun’altra parte. Anche se si esce dal Grand-Bornand, che è incredibile, ci si ritrova con il doppio del pubblico di uno stadio di calcio. È uno spettacolo magnifico”.

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