Ci sono pochi eventi nello sport che riescono a creare un’atmosfera attorno a sé da permettergli di prosperare a lungo come il Torneo dei Quattro Trampolini. Felicemente posizionato nel cuore dell’inverno agonistico, nella culla del salto con gli sci moderno tra Germania e Austria, il torneo dell’Aquila d’oro riesce ad essere sempre appuntamento ambitissimo da tutti gli atleti, anche negli anni in cui le Olimpiadi e i Mondiali “rubano spazio” tra gli obiettivi stagionali.
Mentre il pubblico è in vacanza, tra le festività per il Natale e quelle dell’Anno nuovo, quale migliore occasione per gremire gli spalti degli impianti sportivi e vivere emozioni uniche come i duelli messi in campo dalla competizione e la lotta all’ultimo metro per conquistare un vero e proprio posto nella storia.
Già perché niente regala lo status di leggenda del salto con gli sci come la vittoria della Vierschanzentournee. Meno di due settimane, quattro trampolini: Oberstdorf, Garmisch-Partenkirchen, Innsbruck, Bischofshofen; dal 30 dicembre ed il giorno dell’Epifania la ski jumping family avrà pochi attimi di respiro e tanta adrenalina in circolo, partendo dall’Algovia fino al Salisburghese passando per Baviera e Tirolo.
Arrivati alla 73esima edizione, lunedì 30 si partirà con le qualificazioni in quel di Oberstdorf, che stabiliscono gli accoppiamenti per il Round Knock-Out del giorno di gara. Avrà così inizio la caccia al successore di Ryoyu Kobayashi, uno dei pochi atleti capaci di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro per ben 3 volte (2018/19, 2021/22, 2023/24): come il nipponico, solo il polacco Kamil Stoch in tempi recenti, mentre negli anni ’50 del secolo scorso ci sono riusciti il norvegese Bjørn Wirkola e il tedesco Helmut Recknagel. Qualcuno è però riuscito a superare anche la soglia di tre vittorie consecutive: tra gli anni ’80 e ’90 Jens Weißflog, ha trionfato ben 4 volte, portando anche la storia politica di quegli anni nella competizione, vinta per due volte sotto bandiera di DDR e le successive due con la Germania Unificata. E come dimenticare il finlandese Janne Ahonen, uno dei più vincenti saltatori della storia, arrivato addirittura a quota cinque affermazioni personali.
Se ripetersi di anno in anno è un’impresa, ancora di più lo è imporsi su tutti e quattro i trampolini in una stessa edizione: il Grande Slam, come viene chiamato prendendo in prestito il nome dalla nomeclatura tennistica, è riuscito solo a tre saltatori fino ad oggi: nel 2001/02 al tedesco Sven Hannawald, e Kamil Stoch e Ryoyu Kobabayashi nelle edizioni consecutive del 2017/18 e 2018/19.
Ad Hannawald è legato però un altro record, che tanti ambiscono a far cadere (e i tifosi ci sperano ormai sempre di più ogni anno che passa): l’ex saltatore della Sassonia è stato l’ultimo a portare i colori tedeschi in cima alla classifica conclusiva. E ancor più dello scorso anno, quando Andreas Wellinger era in lotta per la classifica generale di Coppa del Mondo con il Concorde giapponese Kobabayashi e l’austriaco Kraft dominatore finale della stagione, Pius Paschke si presenterà ad Oberstdorf con i gradi di favorito principale della Tournée, forte del pettorale di leader della classifica generale in virtù delle 5 vittorie stagionali individuali, nonostante la debacle della tappa di Engelberg. Attenzione però all’armata rossa e bianca dell’Austria, che si presenta con più di un pretendente.
Negli anni la Tournée è stata anche in grado di operare come un “termometro” per misurare la salute del movimento nelle singole nazionali. Sedici i successi finlandesi(con il contatore fermo però da quasi vent’anni), altrettanti quelli austriaci, protagonisti dal 2008 del filotto più lungo della sua storia, con sette edizioni consecutive vinte Ed altrettanti sarebbero quelli tedeschi sommando gli 11 della Germania dell’Est, i 2 della Germania Ovest ed i 3 della Germania riunita. A quota 11 la Norvegia seguita più staccata dalla Polonia che si è affacciata alla vittoria nella tournée solo nel nuovo millennio con Adam Malysz recuperando dal 2017 in avanti. Oltre al Giappone (4 con il doppio Kobayashi ed il Funaki del 97/98), nell’Albo d’Oro della Tournée trovano posto anche la Slovenia (2, Primoz Peterka e Peter Prevc) e la scuola ceca, rappresentata negli anni 70 da Jiri Raska (ai tempi in rappresentanza della Cecoslovacchia) e nel nuovo millennio da Jakub Janda, protagonista nel 2005/06 della prima ed unica Tournée conclusa con due vincitori a pari merito, a braccetto con Ahonen.
I colori dell’Italia si sono visti una sola volta sul podio nella storia dei 4 Trampolini: a salirvi, in quel di Bischofshofen il giorno dell’Epifania del 1995 fu Roberto Cecon capace di chiudere al secondo posto. In precedenza Ivan e Virginio Lunedì avevano sfiorato il risultato rispettivamente a Partenkirchen nel 1983 e ad Innsbruck nel 1990, mentre il miglior risultato italiano a Oberstdorf è ancora firmato Cecon con il quinto posto del dicembre 1988.
Tournée dei Quattro Trampolini 2024/2025 – Il programma
Oberstdorf HS137
Sab 28/12, 16:30: Qualifiche
Dom 29/12, 16:30: Gara
Garmisch-Partenkirchen HS142
mar 31/12, 13:30: Qualifiche
mer 1/1, 14:00: Gara
Innsbruck HS128
ven 3/1, 13:30: Qualifiche
sab 4/1, 13:30: Gara
Bischofshofen HS142
dom 5/1, 16:30: Qualifiche
lun 6/1, 16:30: Gara