Johannes e Tarjei Bø rappresentano da ormai 15 anni una delle coppie di fratelli più vincenti della storia dello sport, e anche in questo inizio di stagione hanno dimostrato con le loro vittorie di non voler mollare la presa, con l’obiettivo di concludere insieme una trionfale carriera, dopo i Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.
In questi giorni i due si sono resi protagonisti di un gesto veramente nobile. Con l’aiuto di papà Klemet e mamma Aslaug, hanno deciso di consegnare una parte delle loro innumerevoli medaglie vinte nel corso degli anni in Coppa del Mondo ai circa 40 bambini che hanno partecipato a una gara regionale di biathlon, nella località di Ullsheim, vicino al loro paese natale.
Di questa loro iniziativa prenatalizia ha parlato il maggiore dei fratelli, Tarjei: “Speriamo di dare ai bambini un ricordo per la vita e che possano essere motivati a diventare il tipo di persone per cui Johannes e io potremo fare il tifo quando saremo vecchi e ci siederemo sul divano. Credo che molti di loro abbiano avuto una bella sorpresa quando sono andati alla cerimonia di premiazione, ho visto delle foto su Instagram e mi sembravano assolutamente entusiasti”.
Questo gesto sembra non essere una novità per i due norvegesi: “Spesso in Coppa del Mondo riceviamo una medaglia quando saliamo sul podio. Alcune medaglie le regaliamo ai bambini che vediamo sugli spalti. Se non riusciamo a farlo subito, le riportiamo a casa e le regaliamo allo sci club dove siamo cresciuti. Pensiamo che sia la miglior cosa da fare con questi premi”. A validare questa affermazione, dopo il terzo posto di domenica nella mass start di Le Grand Bornand, Johannes ha immediatamente consegnato la sua medaglia a un piccolo tifoso che lo applaudiva festante.
Sull’argomento si è espresso con orgoglio anche Klemet Bø, padre dei due campioni scandinavi: “Periodicamente recuperiamo un po’ delle loro medaglie, come abbiamo fatto proprio in questi giorni. Tarjei e Johannes ne hanno a casa una marea. Il fatto che queste vadano a giovani atleti e che siano in grado di ispirarli per il futuro e li porti ad avere gli occhi spalancati dalla gioia è fantastico”– e proprio sul fatto che questo gesto possa motivare le nuove generazioni a impegnarsi al massimo nello sport, come palestra per la propria vita, e in particolare nel biathlon, ha aggiunto -“Forse cosi sognano un po’. Spero sognino che tra dieci anni magari vinceranno loro stessi una medaglia. Si tratta alimentare questo in loro”.
Il padre di uno dei bambini premiati con questo significativo dono, il piccolo Viljar Tvinnereim ha sottolineato l’importanza di questo gesto e di come abbia reso estremamente felice il figlio: “Da quando ha ricevuto la medaglia, non parla d’altro, è al settimo cielo. Su quanto fatto da Johannes e Tarjei credo si debba essere piuttosto generosi per regalare qualcosa per cui si è lavorato così duramente negli anni. Loro significano molto per la comunità di Stryn e noi concittadini li ringraziamo e siamo orgogliosi di avere due dei migliori biathleti della storia nel nostro paese.”
