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Biathlon – Martin Fourcade: “Non è positivo per il biathlon ridursi a un duello Norvegia-Francia”

Anche nella terza tappa di questa stagione, si è confermato, in ambito maschile il dualismo tra Norvegia e Francia. Una rivalità che si sta trasformando in egemonia, visto che tutti gli altri paesi faticano a salire sul podio e contrastare il loro dominio. Alle loro spalle un divario piuttosto consistente con tutte le altre nazionali, che rischia di essere un problema per la disciplina e la sua spettacolarità. Nella moltitudine di francesi accorsi alle gare di Coppa del Mondo di Le Grand Bornand, c’era anche colui che ha rappresentato il biathlon transalpino per tanti anni, vincendo tutto ciò che c’era da vincere nella disciplina, Martin Fourcade.

Questo scontro tra Norvegia e Francia dura ormai da decenni – ha dichiarato Il Campionissimo francese, durante le competizioni di Le Grand Bornand. Frase che trova conferme se si guardano gli scontri avvenuti in pista negli ultimi venticinque anni con la sfida tra Ole Einar Bjoerndalen e Raphael Poirèe nei primi anni 2000, con lo stesso norvegese che poi è diventato il rivale principale dello stesso Fourcade, che negli anni successivi ha poi dovuto vedersela con Emil Svendsen e infine Johannes Thingnes Boe.

Il 36enne francese ha aggiunto sul tema: “Ma ora la situazione è diversa, perché non è più solo una battaglia tra due atleti come quella di una volta. È un duello tra due Paesi. È vero che la squadra francese sta sfidando il punto di riferimento norvegese come mai prima d’ora, come dimostrano le prime due staffette della stagione, dominate dai Bleus a Kontiolahti e Hochfilzen”.

Rispetto al decennio scorso, la differenza principale per lui sta proprio nella crescita del livello medio degli atleti transalpini: “Durante la mia carriera non ho mai vissuto un’esperienza del genere: non abbiamo avuto la capacità di competere collettivamente con i norvegesi quando erano al loro meglio. Potevamo approfittare dei loro errori, ma niente di più. Quest’anno, come abbiamo visto nelle staffette e anche a Kontiolahti, la squadra francese è in grado di battere i norvegesi anche se sono forti”.

Facendo un quadro di quelli che sono stati gli atleti in grado di vincere e salire sul podio in queste prime tre tappe di Coppa la situazione è piuttosto evidente: nelle prime 7 gare stagionali sono arrivate 5 vittorie e 11 podi per la Norvegia, e 2 vittorie e 7 podi per la Francia. Tutte le altre nazioni messe insieme hanno raccolto tre podi, due per la Svezia e uno per la Germania.

Questi numeri testimoniano l’esistenza di un problema per il biathlon, stando al pensiero di Martin Fourcade: “Mi piace vedere questa rivalità tra norvegesi e francesi, ma penso anche al mio sport, e altre nazioni devono emergere! Il biathlon non può essere solo un duello franco-norvegese. Deve essere più aperto per raggiungere un pubblico più ampio. Questa è senza dubbio LA sfida principale che il biathlon dovrà affrontare in futuro– e proprio con uno sguardo a ciò che dovrà essere la disciplina nei prossimi anni, ha aggiunto – “È una vera sfida per la prossima generazione se non vogliamo che il biathlon assomigli allo sci di fondo, dove solo una nazione, al massimo due, possono vincere tutto. Il duello che stiamo vedendo ora è fantastico, sì, ma è anche preoccupante per il biathlon. Dobbiamo pensare a come dare una possibilità alle nazioni più deboli, soprattutto a quelle con meno risorse tecniche ed economiche”.

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