Le aspettative erano decisamente grandi per la nazionale francese alla vigilia della mass start conclusiva della tappa di casa a Le Grand Bornand. Dopo i 4 piazzamenti sul podio arrivati nelle prime due giornate di gara, l’ultimo appuntamento con la Coppa del Mondo di biathlon del 2024 si chiude con una giornata poco favorevole ai tanti big francesi, sia al maschile che al femminile. Non solo le difficoltà al poligono nella mass start degli uomini, anche le più attese del team transalpino hanno mancato l’appuntamento con i bersagli della località dell’Alta Savoia.
Partendo dalla prima gara odierna, vinta dal norvegese Tarjei Bø, le difficoltà dei francesi si specchiano nel fatto che il risultato migliore sia stato il 9° posto di Fabien Claude, pur autore di 3 errori al poligono. Dietro di lui, non si riconferma ai livelli della pursuit, dove aveva chiuso 2°, Eric Perrot che paga due bersagli mancati nei primi due poligoni da terra e chiude 11°. Intervistato da Nordic Magazine, il vincitore dell’unica mass start che aveva preceduto quella odierna, sottolinea le difficoltà dovute alle condizioni non semplicissime del tracciato francese, non nascondendo un po’ di stanchezza dopo quasi un mese di gare: “In una gara come quella di oggi bisognava essere in grado di lottare. Mi è mancato un po’ di margine e questo dimostra che è difficile rientrare in gioco alla fine del blocco di gare”.
Non sorride troppo neanche Emilien Jacquelin che con 4 errori non si ripropone ai livelli delle precedenti prestazioni, chiudendo al 16° posto a 1 minuto e 36 da Bø. Ancora più indietro Quentin Fillon-Maillet, alle prese con qualche passaggio a vuoto nelle ultime gare e già in difficoltà nella pursuit dove aveva messo insieme 7 errori. Oggi nella mass start la musica non cambia molto, con 5 errori che gli valgono un 18° posto e che lo spingono a esprimersi con rammarico nel post gara: “È stata una settimana complicata in termini di riprese. Dal punto di vista fisico, ci sono state cose interessanti e mi sono divertito a gareggiare qui. È questo che mi fa sorridere, perché i risultati sono stati ben al di sotto delle mie aspettative”. Più indietro infine Antonin Guigonnat che con 7 errori chiude 29° la sua gara.
L’occasione per riscattarsi davanti al pubblico di casa si è presentata poi nella gara femminile, sulla scia della vittoria di Justine Braisaz-Bouchet e del 2° posto di Julia Simon nella pursuit. Questa volta, però, non si registra nessuna bandiera francese sul podio e le circostanze che portano questo esito sanno un po’ di beffa. Il terzo posto sfugge infatti dalle mani di Jeanne Richard proprio sulla linea del traguardo, dove si vede scavalcare in spaccata da Paulina Batovska-Fialkova, che le nega la gioia di salire sul podio per la prima volta in carriera.
La sua è la migliore delle prestazioni francesi, con Julia Simon capace comunque di difendersi con una sesta piazza macchiata da 4 errori. Anche lei, non è tuttavia completamente soddisfatta quando si presenta ai microfoni di Nordic Magazine: “Non sono del tutto soddisfatta perché mi è mancata l’energia mentale per andare a cercare gli obiettivi che fanno la differenza. Sono errori che costano caro, non ho lavorato male, ma non va bene”. Segue Océane Michelon all’8° posto con 4 errori, mentre steccano alcune delle atlete più attese. Justine Braisaz-Bouchet, dopo la vittoria nella sprint, non si ripete nella mass start e sbaglia molto al poligono (7 errori), chiudendo 23ª a una decina di secondi dalla compagna Sophie Chauveau che con 5 errori chiude 21ª. Si chiude senza acuti il fine settimana di Lou Jeanmonnot che paga un minuto e mezzo dalla vincitrice Selina Grotian ed è ancora una volta una delle deluse del giorno. A influenzare la sua prestazione, in particolare, un non semplice impatto con le temperature in diminuzione nel finale di gara, tanto da dover essere soccorsa con telo termico al traguardo. Insomma, l’ultima giornata di gare a Le Grand Bornand non si è declinata secondo le aspettative francesi. Ora però – forti degli ottimi segnali raccolti nella prima parte della stagione – lo sguardo si rivolge già ai prossimi appuntamenti, ai quali la Francia si presenterà più determinata che mai.